Topolinia è dovunque, i topolini anche. Lo stesso per i topoloni che stanno al governo e per i loro elettori fessacchiotti che continuano a votarli. Questo blog racconta le loro gesta.

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martedì 31 maggio 2011

CAMBIA IL VENTO A TOPOLINIA?


Manovre di basso cabotaggio fra topi in panne

logo-topolini2L’assessore al Niente appena licenziata da Sua Nullità è ancora lì che si chiede come sia successo e che cosa le manchi oltre allo stipendio, ma già una nuova vicenda scuote gli animi dei topolini tremebondi: è partita la corsa alle alleanze per dare a Topolinia un degno successore a Sua Nullità.
I candidati si stanno sgomitando fra loro, si promettono tutto e il suo contrario, fanno patti e li disattendono, evocano scenari apocalittici se non saranno loro a vincere, proprio come loro ben più illustri epigoni.
I topolini guardano ai cambiamenti che stanno avvenendo in giro e si domandano se non sia possibile fare la stessa cosa nelle loro città, vuoi vedere? I Topoloni allora si preoccupano sempre più e vanno in giro senza costrutto, così, solo per fare del movimento, per farsi vedere.
Minnie non ha ancora finito di blandire i commercianti che già arriva Topolò, con il suo bel fare e la seduttività a mille, a sbaciucchiarli moderatamente con piccoli languori e profumi di formaggi.
Dicono, decidono, promettono, si impegnano e… del formaggio i commercianti vedono solo i buchi.
Però sembrano essere felici lo stesso, nell’allegro mondo di Topolinia, e si lamentano ogni tanto, ma poi non fanno nulla se non ripetere che sono tutti uguali e che tutto il mondo ce l’ha con loro. Lo stesso per le associazioni topolinesche, comprate e vendute con piccoli contributi che servono a tenerle in vita, ma sempre in una condizione pre-comatosa, per evitare che si rinforzino e diventino pericolosamente critiche e autonome.

Vedi piccoli ras topoloni che di solito si danno delle arie, guardandosi intorno smarriti, con in corpo la paura che il vento stia  cambiando e che i loro consueti padrini potrebbero venire meno, come sta accadendo in altre parti della Paperonia. I più ingenui si fanno riconoscere perché balzano da un topo all’altro nella speranza oggi che almeno uno di quelli a cui leccano le orecchie sia quello giusto domani, fanno perfino pena e suscitano un po’ di ribrezzo per quella pelliccia oramai consumata, i baffetti sporchi npn di marmellata per il troppo leccare e la coda che striscia sistematicamente per terra in segno di deferenza per il possibile potente di turno.

Poi c’è Faccia da Bambi: patetico nella sua ricerca di una legittimazione topolare partitesca, trottola fra le trottole, cinismo che fuoriesce da tutti i pori, candidato anche lui per il prestigioso Premio Riconoscenza che si pensa di portare a Topolinia nei prossimi anni, visti i numerosi candidati che provengono dal passato e i molti che si scopriranno tali fra qualche mese.

Gli unici che se la passano bene sono i topi della Mangiatoia srl: se cambia il vento al massimo dovranno respirare un po’ di quell’aria tossica che arriva dal nuovo inceneritore che Cucù e la Diavoletta hanno regalato a Topolinia. Saranno in buona compagnia, i topolini faranno anche loro da filtro con i loro polmoni e spereranno che diventino robusti come i loro stomaci. Capaci di digerire una mediocrità e dosi di opportunismo che ammazzerebbero qualunque roditore al mondo.
Se il vento non cambierà quelli della Mangiatoia srl avranno pur sempre il gruzzolo: gliel’ha dato Faccia da Bambi… e fino al 2020!

Pippo

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