Topolinia è dovunque, i topolini anche. Lo stesso per i topoloni che stanno al governo e per i loro elettori fessacchiotti che continuano a votarli. Questo blog racconta le loro gesta.

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giovedì 21 aprile 2011

TOPOLINIA, E' PASQUA!


Panico in città: sorprese in arrivo nell'uovo di Pasqua.

La Pasqua si avvicina anche nella ridente città di Topolinia. I piccoli topolini si chiedono quale sarà la sorpresa che troveranno nell'ovetto di cioccolato che riceveranno al termine del ricco pranzo famigliare a base di agnello arrosto e lasagne al forno, così gli avanzi vanno bene per il pic-nic di Pasquetta.

Alcuni di loro - i più accorti e lungimiranti - si preoccupano, perché oramai sanno che a Topolinia tutte le volte che si parla di sorprese è perché stanno confezionando un bidone: hanno imparato da Paperopoli che il linguaggio può servire meglio di altre cose a confondere le idee ai topolini ingenui e candidi, sanno che finiranno per pagare loro, anche se non sanno ancora come e quanto. Quindi l'apertura degli ovetti avviene sempre con un misto di suspence, avvertenza di una sciagura in arrivo, felicità curiosa di sapere che cosa succederà. Un anticipo l'hanno già avuto dal governo di Paperonia che sta lavorando a smontare un referendum che i topolini - finalmente rinsaviti - aspettavano con ansia per tornare a giocare alla democrazia.
I topolini hanno pagato e ancora pagano lo stipendio a una amministratrice con delega al Nulla, la Tesorucci, ne pagano un'altra con delega all'Ignoto, si accorgono che il suo operato confligge con il Nulla della Tesorucci e non si capisce più niente, perché anche al Niente c'è un assessorato, ricoperto da un altro topolino, anche lui pagato dai cittadini di Topolinia: si chiama Topogreco e si occupa anche di alta politica. Al Niente si aggiunge perciò anche il cazzeggio della guerra per bande che travaglia la vita politica di Paperonia e anche di Topolinia.
Topo Gigi - altro valente amministratore dei topolini - fa varianti, sacre e profane, sperando che almeno una gli porti la gloria e la fama che crede di meritare. Si guarda le spalle dalle manovre politiche topolinesche perché teme qualche coltellata di troppo. Faccia da Bambi coltiva i suoi due incarichi politici (di lavoro vero neanche a parlarne, quello è per i fessi che ne trovano uno) e ciancia di legalità sputtanando la parola e il senso alto della stessa. Si guarda in cagnesco con Steve Omnibus, anche lui in tono minore perché non sa più come continuare a fare il piacione con le topoline maestre a Topolinia. Teme la concorrenza di un gradito ritorno, quello della Diavoletta che, dopo aver regalato a Topolinia un impianto di pregio dalla ciminiera fallica e di cui tutti vanno fieri, ci vuole chiudere in bellezza la sua proficua carriera politica.

Non è un gran momento per gli assessori con l'accento finale: del primo abbiamo già detto, degli altri due possono meglio dire i topolini che scorrazzano liberi in città divertendosi ogni giorno a scoprire un modo diverso per circumnavigarla senza riuscire ad entrarci dentro. Eh già, perché a Topolinia la viabilità è così ben organizzata che, se ci entri, non ne esci più. Se sei fuori, col cavolo che riesci ad entrarci!
Poi c'è il minitopo che li sovrintende, ma non è più un pericolo: la sorpresa di quello che sa fare i topolini l'hanno già avuta... e senza aspettare Pasqua.

Buona Pasqua a tutti e che le sorprese nell'uovo siano di vostro gradimento!

Pippo

mercoledì 13 aprile 2011

TOPOLINIA: ARRIVA L’INCENERITORE


La città in festa, manifestazioni di giubili fra i topolini
Finalmente dalle parole ai fatti: l’inceneritore c’è!

inceneritore1 Grande festa a Topolinia. Finalmente una parte del suo orizzonte, quello verso sud ovest, è occupato dal comignolo altissimo del nuovo inceneritore. Ancora non funziona, ma i topolini lo possono già vedere e ammirare in tutto il suo splendore… e ne sono felici. L’hanno fortemente voluto, ma così tanto che hanno continuato a votare quelli che glielo hanno voluto costruire. E ancora continueranno  votarli, a quanto si dice.

Oltretutto i topolini sono contenti perché l’hanno fatto bello grosso, così ci vengono a portare i rifiuti da tutta Paperonia: anche questo è turismo, anche questo fa bene all’economia di Topolinia, non bisogna fare troppo gli schizzinosi, specialmente di questi tempi. Il topo Gigi si lecca i baffi al pensiero della pioggia di danaro (per adesso virtuale) promesso a Topolinia in cambio dell’accettazione dell’inceneritore, Faccia da Bambi e la Mangiatoia S.p.a. già vibrano di piacere, il primo pensando a una lussuosa campagna elettorale, la seconda agli incarichi lucrosi che potrà distribuire senza controllo.


Tutto in regola e tutto con fondi pubblici, quelli dei topolini che pagano e pagano, contenti e felici di essere all’avanguardia, al passo coi tempi e, ancora una volta, pronti a bersele tutte. Compresa l’ostilità dei loro due rappresentanti eletti nel parlamentino di Topolinia, che si sono puntualmente allontanati dall’aula al momento del voto, salvo sostenere il minitopo e la sua cricca che ha voluto e realizzato tutto ciò che serviva per fare l’impianto: ai loro concittadini distratti vendono un’altra versione e loro se la bevono, adesso con l’inceneritore davanti a casa, dunque finalmente serviti come si deve.

Che bello sarà, fra poco, il divertente carosello degli autocompattatori in fila lungo la tangenziale a portare il carico all’impianto. Che bello sarà per i topolini cercare con affanno la ferrovia che avrebbe dovuto togliere il traffico e i rifiuti dalla strada, come promesso sui giornali dal topo Mascetti, amico e sodale del topocapo di Topolinia. Caccia al tesoro da fare nei giorni di sottovento, quando i funi e le polveri, invece che sull’abitato di Topolinia, saranno per un po’ spostare altrove a purificare l’aria di qualche quartiere della Paperonia.

Eh già, i nostri l’hanno già fatto una volta, sostenendo che un impianto avrebbe profumato di violetta, salvo poi ammorbare mezzo mondo con puzze insopportabili. Anche sull’inceneritore dicono le stesse cose… perché il vizio non lo perdono proprio mai.

In questi anni a Topolinia hanno promesso un ospedale meraviglioso, un’università nuova che ampliasse quella che già c’è, nuove produzioni e raccontato tante palle. Oggi le palle ci sono, del resto nulla, ma una opera importante il minitopo e i suoi l’hanno portata a Topolinia: l’inceneritore: soffia su Topolinia, ma è sul territorio di Toropoli, dunque ai nostri topolini… solo le briciole e la sedia in seconda fila nelle sedi dove si conta e i nostri parvenus vengono trattati come i mentecatti della provincia.

Pippo

lunedì 4 aprile 2011

TOPOLINIA: PARTE L’OPERAZIONE EXODUS


E’ incredibile, ma è tutto vero!
La deportazione dei topolini

topolino_1_big Vi abbiamo già raccontato di come a Topolinia prosperino le gru, sempre in attività per costruire e realizzare in fretta, ovviamente tranne quando fa comodo ai costruttori in carenza da acquirenti, come testimoniano alcuni brillanti interventi praticamente fermi che svettano in città.
Il minitopo e i suoi compagni hanno sempre giustificato questa loro ansia da prestazione come la soddisfazione di una necessità quasi fisiologica di servire il popolo, di dare case alla povera ggggente, di abbattere la speculazione edilizia. D’altra parte Faccia da Bambi – alfiere della legalità – è stato delegato allo scopo. Mica scherzano a Topolinia, solo che pagano i topolini… e la pagano cara. Ecco come e perché.

Per lavare la coscienza per lo scempio del territorio in atto, la ghenga del minitopo aveva pensato di realizzare un bel palazzo di case a riscatto: anche i topolini meno abbienti avrebbero potuto avere una casa di proprietà! Un anticipo alla portata dei loro pochi risparmi di una vita e poi il resto con comodi canoni d'affitto, una pacchia! Perbacco, loro sono dalla parte dei più deboli, mica lo sono solo a parole.
Insieme alla casa virtuosa ne sorgono un’infinità di altre a prezzi di mercato e qualche volta anche di più, ma la coscienza è a posto e i topolini squittiscono contenti nel vedere come la loro città cresce bella e giusta.

Bando pubblico per l’assegnazione degli alloggi a riscatto, la casa sorge, cresce e assume la sua bella forma. Gli alloggi vengono assegnati agli aventi diritto e cominciano i traslochi. Che bello! Le case del comune sono belle colorate, tutti sono felici, Faccia da Bambi si gloria dell’operazione, insomma la valle dell’Eden. Solo che…
… la casa cade a pezzi. I nuovi assegnatari hanno appena traslocato e già si rivedono Faccia da Bambi a proporre loro di trasferirsi in altri edifici, ricominciando tutto da capo. Cosa faranno della casa appena finita e dei suoi inquilini? Si rivarrà sui costruttori il comune di Topolinia per il danno che ha creato ai cittadini assegnatari e all’immagine del Comune che aveva questo come intervento (unico) a qualificare una politica urbanistica altrimenti dissennata? Mistero, tutto sotto silenzio. Forse Faccia da Bambi pensa che potrebbero andare al Camping Manduria…

Stanno zitti anche i topolini che hanno subito il danno, a quanto pare. Si vede che non ne hanno ancora abbastanza, è la costante della Paperonia, Topolinia ne è l’immagine in piccolo.
Sento che siete vogliosi di saperne di più. Nei prossimi giorni le nuove puntate.

Pippo