Topolinia è dovunque, i topolini anche. Lo stesso per i topoloni che stanno al governo e per i loro elettori fessacchiotti che continuano a votarli. Questo blog racconta le loro gesta.

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sabato 27 novembre 2010

TOPOLINIA FEVER


Molta agitazione fra i topolini che contano

C'è del nervosismo a Topolinia e non se ne comprendono bene la ragioni. Qualcuno sostiene che ci sia una anticipazione delle fibrillazioni elettorali perché gli aspiranti sono più di uno e tutti di qualità così elevata da generare il panico nella popolazione che deve scegliere. Si parla di primarie e Faccia da Bambi non è contento perché teme di perderle, anche perché il capo di Topolinia ancora in carica sembra non sostenerlo più con la stessa intensità del passato. Nell'ombra altri candidati stanno tramando per fargli le scarpe e la faccenda non è ancora neppure cominciata...
A Topolinia, come in molti altri posti, la politica si è oramai ridotta a questo. 
Gigi Lo Smilzo, che di questa cose se ne intende, sta alla larga dalla manovre delle correnti. Si occupa di finire di ricoprire di cemento la città: alcuni angoli erano infatti rimasti miracolosamente "liberi" da case e questo nonostante la pratica della variante continua, tanto cara al topo-capo, forse anche per via dei suoi trascorsi ultrasinistri. 
E' il suo modo di partecipare al dibattito politico, finalmente con i fatti e non solo con le parole.
Dato che parecchie delle varianti di Gigi Lo Smilzo sono in odore di santità (si fanno perché Dio lo vuole, perbacco!) finiranno per prendere il nome dal santo che le sponsorizza: Variante san Francesco per eliminare uccelli e piante, Variante Santa Barbara per via dei minatori e dei pompieri e così via. Così acquista anche dei credits per il futuro remoto, quando dovrà anche lui rendere conto delle sue azioni, e fa felice il suo capo che di baciapilismo se ne intende così tanto da essersi già assicurato un futuro nel ramo.
Naturalmente tutti sono contro il consumo di territorio e sono così politicamente corretti che vanno a chilometri zero, sono biologici, rispettano gli animali la natura e mettono su la solita boccuccia a culo di gallina quando parlano di questi nobili temi. Non sono mica come berlusconi loro... sono di un'altra pasta: altri costumi, altre pratiche, altro modo di trattare i topolini loro concittadini.
Qualche topolino imbecille scrive lettere anonime di cui il topo-capo si lamenta sui giornali, mandando messaggi paramafiosi a chi ancora cerca di informare i topolini di cosa succede veramente nella loro città. Insomma tanto nervosismo, gru e ruspe all'opera e topolini che cominciano a incazzarsi a Topolinia.

Pippo

sabato 6 novembre 2010

TOPOLINIA CHIAMA ROMANIA


Non si butta via niente: utili sinergie fra pubblico e privato

La notizia fa in fretta il giro della città: Topolinia ha una nuova cittadina amica. Non è ancora proprio gemellata, ma si sta lavorando a questo, per adesso i topolini e i romanici (si chiamo così i nuovi amichetti) hanno cominciato a volersi bene, insomma hanno fatto amicizia. D'altra parte risale alla notte dei tempi la vocazione internazionalista di Topolinia, mica se la sono inventata oggi. Cominciò con Squirrel, ridente cittadina dell'hinterland di Oisonopole. Continuò con Nebiolò e poi ancora con con il resto del mondo.

Interessanti le motivazioni dei topolini, si trattava di stimolare l'amicizia fra popoli, tutti diversi fra loro, ma pur sempre animali di questo mondo pronti a scannarsi: meglio farli conoscere gli uni gli altri..
Stavolta la scelta è caduta su una ridente cittadina della Moldavia rumena, si chiama Roman ed è nota per aver dato i natali a Celibidache, direttore d'orchestra di fama mondiale. Un topolino di medio interesse e con poche velleità personali potrebbe chiedersi: ma perché proprio quella città e non un'altra?
A Topolinia, se un topolino medio si ponesse pubblicamente questa domande verrebbe immediatamente ammonito dal nanotopo (si parla di caratura politica, non di statura fisica, sveglia!), chinerebbe la testa dando prova del consueto coraggio e poi balbetterebbe frasi di scusa e buoni propositi per il futuro, certamente quello di non fare più simili domande. Interverrebbe Faccia da Bambi nell'inedita veste di competitor in fatto di statura politica con qualche sua frase garbata e una rapida distribuzione di prebende pubbliche ai clienti in vista di una campagna elettorale che si preannuncia dura. Insomma ne verrebbe fuori un casino.
La spiegazione è più semplice: uno dei topolini a capo della città di Topolinia pare che nella ridente cittadina della Moldavia rumena abbia un'azienda di proprietà: si chiama perciò "unire l'utile al dilettevole".
Felicità a piene mani a Topolinia: i piccoli e generosi topolini hanno dei nuovi amici, forestieri ma europei. Nuove comunità da visitare, nuove prospettive di cooperazione economica, culturale e chissà cos'altro ancora sapranno riservarci i topolini nostrani.
Chissà se i cittadini di Roman sanno in che casino si sono andati a cacciare.

Pippo