Topolinia è dovunque, i topolini anche. Lo stesso per i topoloni che stanno al governo e per i loro elettori fessacchiotti che continuano a votarli. Questo blog racconta le loro gesta.

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domenica 27 giugno 2010

TOPOLINIA: VIZI PUBBLICI E POCHISSIME VIRTU'


Continua a Topolinia la caccia al coraggio: il problema è che non se trova davvero più in giro. Chi ne aveva un po' - e lo sbandierava al vento come Rocco Siffredi la minchia - l'ha venduto in cambio di qualcosa; bisognava sentirli i topolini coraggiosi in passato, sempre pronti a puntare il ditino e a rivendicare partecipazione, democrazia, discussione, attenzione a come si spendono i soldi pubblici, a mettere topolini capaci nei posti giusti perché facciano il bene di tutti.
Si sussurra che, per timore delle bizze del topolinocapo, tutti tacciano chinando la testa anche di fronte alle pretese più clamorose. Poi, appena lontani dalla sua regale figura, si lanciano in proclami coraggiosi, in critiche talmente crudeli e aspre da far presagire un imminente rivoluzione. Non c'è bisogno di posti, basta la promessa o la speranza di poterne occupare prima o poi uno... tutto si smorza e si vogliono di nuovo tutti bene. E i topolini sudditi stanno a guardare, qualcuno si flagella per punirsi del voto che ha dato in cambio della promessa di un piatto di lenticchie.
La corte intanto fa quadrato: teme il peggio e allora mischia il sacro col profano. Scambia la follia del comune nel parco con la giusta necessità di spostare il palazzo, il sovvertimento delle regole con lo snellimento. Quialche cortigiano va perfino al mercato a raccogliere firme contro la privatizzazione dell'acqua, ma quando cambia casacca accetta la privatizzazione dei nidi, la scomparsa delle squadre di manutenzione di Topolinia e parecchie altre furbate del genere.
Da mesi un gruppo di topolini presidia una fabbrica, appena chiusa dall'imprenditore topo di turno, con pochisisme speranze di ripresa del lavoro e tante chiacchiere delle politica: l'impresa si chiama Local Mouse Business.

Hanno perso il lavoro, sono disperati, guardano con speranza all'intervento di Ann the businesswoman. Niente, tutto inutile: ma perché fare incontri con la proprietà, convocati ufficialmente dai responsabili di Topolinia, facendo finta che topocapo, cortigiani e imprenditore non si conoscano? Dato che pasteggiano spesso insieme, perché non ne parlano seriamente durante una magnata e provano anche a concludere qualcosa  per i topolini in angoscia?

Pippo

venerdì 18 giugno 2010

TOPOLINIA: SI AVVICINA IL COMUNE NEL PARCO!


Gente stramba a Topolinia. Devono costruire una casetta per gli ecovolontari, dove la fanno? Nel parco, ovviamente! Non al bordo, o magari in una zona senza erba e piante... no nel prato, sotto le fresche frasche, con battuto in cemento e panchine all'esterno. Sono ambientalisti gli amministratori di Topolinia, mica come quei consumatori di suolo dei loro amici dei comuni vicini!
Talmente ambientalisti, amanti della natura e degli animali, che adesso davvero stanno per cominciare a spendere soldi pubblici per studiare la fattibilità del municipio nel parco. C'è bisogno di pagare qualcuno perché studi? Anche un bambino lo vede che non si può e si deve fare.
I topolini più accorti pensavano che l'istante di ebbrezza da vin santo del topo-capo lo avesso convinto - oltre che a baciare le pile con ancora maggiore intensità - anche a lasciar perdere questa follia. Niente: nemmeno l'ascoltato suo compare Gigi lo smilzo può nulla..., pare che perfino l'altro suo socio, Rebb no-job (nel senso che non ha mai lavorato fuori dalla politica in vita sua) abbia espresso parecchie perplessità abbandonando per un istante le sgomitate con il rivale Steve Omnibus (per via del suo lacerante conflitto interiore).


Johnnie falce martello (per via delle sue nostalgie ricorrenti) viene maltrattato dal topo-capo e nessun cortigiano dice niente, neanche Mork senzapalle, che strepita sul blog ma tace davanti alla mirabilia del potere. Che brutto spettacolo a Topolinia... non sarà certo il parco a ingentilire questa desolazione.
Qualche tempo fa un topone, tal Topolanek cecoslovacco, venne immortalato a villa Certosa sul bordo della piscina con il pistolino all'aria e nella posizione invidiata. La foto fece il giro del mondo, guardata più dai maschi che dalle donne, per via dell'invidia per la condizione e le dimensioni.
Che la voglia di fare il palazzo del municipio nel parco sia un po' la stessa cosa?  Da Topolinia a Topolonia.

Ah! Quasi quasi dimenticavo: lo studio lo farà Pavoni (vedete che sono ambientalisti...) non sappiamo scelto come. Il costo ' di 23.000 euro. Pagate topolini furbacchioni!

Pippo