Topolinia è dovunque, i topolini anche. Lo stesso per i topoloni che stanno al governo e per i loro elettori fessacchiotti che continuano a votarli. Questo blog racconta le loro gesta.

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martedì 7 giugno 2011

TOPOLINIA: FACCIA DA BAMBI E LE SUE MISERIE


Dareste il condominio da amministrare a questo topo?
La meschinità che diventa danno

topi05 Sentite questa. A Topolinia davvero non si fanno mancare nulla… e allora accade che il Municipio decida di partecipare  a un bando pubblico per ottenere dei fondi per cooperare con i blacktopi un po’ in difficoltà.
Così Sua Nullità e la sua corte possono andare a spasso per l’Africa a esibire le loro qualità topolesche. Ma andiamo oltre...
... accade che Turitopo, a pochi minuti della scadenza del termine per la presentazione delle domande, riceva una telefonata da uno dei cooperatori. Quest’ultimo sa che Turitopo è il responsabile legale di un pool di imprese e che può, perciò, attivarsi alla veloce, come solo un topolino un po’ sciocco sa fare. Gli chiedeva di trovare una ditta che accettasse di essere sponsor privato del progetto, qualità che avrebbe aumentato il punteggio e quindi migliorato le possibilità di successo dell’impresa. Turitopo, che è un po’ scemo, offre subito al sua disponibilità e prepara la documentazione necessaria, ma…. nessuno passerà mai a ritirarla.

Hanno forse trovato altro” – si è detto il Turitopo, dimenticandosi subito dopo dell’avvenimento e felice perché Topolinia ha tanti imprenditori disponibili a sposare un progetto di cooperazione con i blacktopi - “peccato che mi abbiano fatto lavorare per niente, ma pazienza, per Topolinia questo e altro!”

Passa qualche giorno e il Turitopo incontra il giovane cooperatore. Naturalmente gli chiede se il progetto è poi stato presentato e se abbiano trovato qualche altro partner privato. Il giovane cooperatore gli dice che, quel giorno fatidico, Faccia da Bambi è stato interpellato telefonicamente per informarlo della disponibilità di partnership e che ha vietato qualunque collaborazione, preferendo spedire il progetto privo del contributo del partner privato. Che peraltro non era stato capace di trovare, nonostante il fervere di attività edilizie a Topolinia e le interessanti realizzazioni della Mangiatoia srl.

Vedremo se il progetto sarà finanziato o no, anche in assenza di un importante requisito, ma voi dareste il vostro condominio da amministrare a un soggetto del genere di Faccia da Bambi?

Pippo

PS E’ tutto vero.

martedì 31 maggio 2011

CAMBIA IL VENTO A TOPOLINIA?


Manovre di basso cabotaggio fra topi in panne

logo-topolini2L’assessore al Niente appena licenziata da Sua Nullità è ancora lì che si chiede come sia successo e che cosa le manchi oltre allo stipendio, ma già una nuova vicenda scuote gli animi dei topolini tremebondi: è partita la corsa alle alleanze per dare a Topolinia un degno successore a Sua Nullità.
I candidati si stanno sgomitando fra loro, si promettono tutto e il suo contrario, fanno patti e li disattendono, evocano scenari apocalittici se non saranno loro a vincere, proprio come loro ben più illustri epigoni.
I topolini guardano ai cambiamenti che stanno avvenendo in giro e si domandano se non sia possibile fare la stessa cosa nelle loro città, vuoi vedere? I Topoloni allora si preoccupano sempre più e vanno in giro senza costrutto, così, solo per fare del movimento, per farsi vedere.
Minnie non ha ancora finito di blandire i commercianti che già arriva Topolò, con il suo bel fare e la seduttività a mille, a sbaciucchiarli moderatamente con piccoli languori e profumi di formaggi.
Dicono, decidono, promettono, si impegnano e… del formaggio i commercianti vedono solo i buchi.
Però sembrano essere felici lo stesso, nell’allegro mondo di Topolinia, e si lamentano ogni tanto, ma poi non fanno nulla se non ripetere che sono tutti uguali e che tutto il mondo ce l’ha con loro. Lo stesso per le associazioni topolinesche, comprate e vendute con piccoli contributi che servono a tenerle in vita, ma sempre in una condizione pre-comatosa, per evitare che si rinforzino e diventino pericolosamente critiche e autonome.

Vedi piccoli ras topoloni che di solito si danno delle arie, guardandosi intorno smarriti, con in corpo la paura che il vento stia  cambiando e che i loro consueti padrini potrebbero venire meno, come sta accadendo in altre parti della Paperonia. I più ingenui si fanno riconoscere perché balzano da un topo all’altro nella speranza oggi che almeno uno di quelli a cui leccano le orecchie sia quello giusto domani, fanno perfino pena e suscitano un po’ di ribrezzo per quella pelliccia oramai consumata, i baffetti sporchi npn di marmellata per il troppo leccare e la coda che striscia sistematicamente per terra in segno di deferenza per il possibile potente di turno.

Poi c’è Faccia da Bambi: patetico nella sua ricerca di una legittimazione topolare partitesca, trottola fra le trottole, cinismo che fuoriesce da tutti i pori, candidato anche lui per il prestigioso Premio Riconoscenza che si pensa di portare a Topolinia nei prossimi anni, visti i numerosi candidati che provengono dal passato e i molti che si scopriranno tali fra qualche mese.

Gli unici che se la passano bene sono i topi della Mangiatoia srl: se cambia il vento al massimo dovranno respirare un po’ di quell’aria tossica che arriva dal nuovo inceneritore che Cucù e la Diavoletta hanno regalato a Topolinia. Saranno in buona compagnia, i topolini faranno anche loro da filtro con i loro polmoni e spereranno che diventino robusti come i loro stomaci. Capaci di digerire una mediocrità e dosi di opportunismo che ammazzerebbero qualunque roditore al mondo.
Se il vento non cambierà quelli della Mangiatoia srl avranno pur sempre il gruzzolo: gliel’ha dato Faccia da Bambi… e fino al 2020!

Pippo

sabato 14 maggio 2011

TOPOLINIA: CREPE


Pericolose smagliature nella sceneggiata topolese
Una nullità dimette l’altra

crepe3 Così come a Paperonia le cose cominciano a non andare più così lisce come da troppo tempo accadeva, anche a Topolinia si colgono segni di risveglio e pericolosi scricchiolii nella già fragile impalcatura del potere locale.
Preceduto dalle solite illazioni e pettegolezzi, il topocapo – amabilmente definito “Sua Nullità” a testimoniarne insieme la capacità di lavoro e la vocazione al comando regale, anche se con metodi non sempre urbani e limpidi - ha fatto fuori una delle sue collaboratrici topoline di cui mi ero occupato da poco. Non me ne ero occupato prima perché mi ero dimenticato che esistesse, invece era solo impegnata ad fare di tutto per lasciare traccia del suo passaggio (e degli emolumenti incassati) nel Municipio di Topolina.
Sarà la storia a dire se ce l’ha fatta, certo il siluramento l’ha resa meno inutile.

Avrebbe, pare, dovuto occuparsi del personale dei topodipendenti della città, ma Sua Nullità non ne era soddisfatto: infatti, avendo assegnato alla Mangiatoia Spa tutte le attività che potevano motivare i dipendenti, essi non sono particolarmente solerti e pronti ad adorare lui e la sua corte, cominciano ad accorgersene anche i cittadini. Se ne accorgono anche Faccia da Bambi (che oramai parla con lingua biforcuta del suo sindaco, giusto per non smentirsi e non fare differenze con quello di prima, il suo miracolatore) e il Topo Gigi, già rassegnato a consumare le ultime cartucce per parare i colpi dei clienti del suo capo e ridimensionare i danni delle sue sparate, a cominciare dal municipio nel parco: incarico lucroso ad amici, articolone sul giornale, smentita forse, negazione di aver mai fatto qualcosa del genere.

Così adesso dei dipendenti se ne occuperà direttamente Sua Nullità, amabilmente assistito da cortigiani e cortigiane che già molto bene hanno fatto in questi anni, alcuni ex sindacalisti, come nella migliore tradizione post comunista, altre importate per l’occasione. Se i suoi topolini glielo permetteranno, naturalmente, e non è detto che sarà così.

Perché oramai a Topolinia c’è un’aria da fine dell’impero che consola: gente che accoltella il migliore amico perché qualcuno gli ha promesso un posto al sole al prossimo giro, nemici storici tornati improvvisamente amici di formaggio, alleanze politiche che nascono e muoiono nello spazio di un mattino. Topolin che fa finta di contare qualcosa e scrive cavolate quando il suo burattinaio lo lascia un po’ tranquillo, ricatti e ricattini in coerenza con lo stile oramai novennale imposto da Sua Nullità e volentieri adottato dai sedicenti democratici.

E poi un convitato di pietra.

Pippo

lunedì 9 maggio 2011

TOPOLINIA: ARIA PESANTE


Un tuffo nel passato: tornano i bei tempi andati

topolino_1_big (1) Baruffe nell’aria a Topolinia. Oramai è di pubblico dominio: anche i più tonti fra i topolini si sono accorti che il topocapo - quello che temevano più per le velate e convincenti minacce con cui tratta i suoi che per l’autorevolezza - è un pupazzo e che i suoi cortigiani non hanno neppure la decenza di aspettare la sua fine per sbranarsi fra loro contendendosi le sue spoglie. Allora gli tendono i tranelli, lo ricattano e minacciano anche solo per dimostrargli che hanno imparato bene le sue tecniche. Defilato Topolin, potente segretario del partito del topocapo, che non sa che pesci pigliare, ma soprattutto che, non avendo ancora capito chi vince, cerca di tenersi equidistante: non si sa mai! Per lui parla l’altro genio della politica di Topolinia, ora imboscato a far danni altrove.

Faccia da Bambi, a cui fa difetto la voglia di lavorare ma non l‘astuzia, si fa forte dell'altro suo incarico da 35.000 dollari l’anno a Topolandia (naturalmente ottenuto per merito, mica per aderenze politiche!) per starsene il più possibile lontano dal topocapo: non porta bene girare con quasi cadaveri, sporca l’immagine che invece va rigenerata dopo le non brillantissime performances di questi anni. Anche lui deve ripararsi dagli agguati, sono in parecchi a volersi liberare di lui, magari per prendere il suo posto. In comune la militanza politica e la sua stessa inconsistenza.

La Diavoletta guarda il camino fallico dell'inceneritore - oops! termovalorizzatore - che ha portato a Topolinia, inorgoglita e segretamente vogliosa di un altro giro. Non di giostra, di poltrone. Se la dovrà vedere con Arabella più lanciata che mai a distribuire le briciole del loro banchetto ai mercanti del centro che ancora le dessero credito. Se questi ultimi potessero trovare un po' di pace gliene sarebbero grati, ma ci pensa capitan Cocoricò a sconvolgere la viabilità cittadina e i loro sonni tranquilli. In compenso possono dormire di giorno, visto che i clienti spaventati dalle gimkane si guardano bene dal mettere piede nei loro negozi. Gli assessori al niente e al nulla continuano a svolgere bene le loro deleghe, su di loro non si può davvero eccepire, così come pare che occupino con diligenza gli uffici di cui dispongono presso il municipio di Topolinia.

Solo Steve Omnibus si aggira con sguardo smarrito per le scuole a caccia di maestre che, in cambio di una coccola o di una promessina, si facciano trattare come delle deficienti da lui. Il problema è che, nel lungo periodo, ci va anche un po' di sostanza e quella non basta dichiarare di avercela. Solo il Topo Gigi ostenta olimpica tranquillità: sa che il topocapo non l'ha mai amato e che si sarebbe liberato di lui volentieri da tempo. Adesso non può più farlo, Topo Gigi lo sa e... si occupa delle sue varianti guardando dall'alto i movimenti della piazza principale di Topolinia.

Eh già, sembrano proprio tornati i bei tempi in cui il sindaco era ostaggio dei metodi che lui e il suo partito avevano costruito, i tempi in cui solo parlare di numero legale nel parlamentino topolesco produceva toccatine sospette laggiù in basso. I tempi in cui si tramava in piazza e negli anfratti, si mandavano "segnali" e si tessevano trame non sempre inconsistenti.
Insomma, è in atto a Topolinia un bel tuffo nel passato.
Solo che allora gli attori avevano una loro consistenza, eppure sappiamo com'è finita. Quelli di oggi no.

Pippo

martedì 3 maggio 2011

TOPOLINIA: PIU' POSTI PER TUTTI!


Ricompaiono in città i topominchia, è contagio?
La promessa di un posto non si nega a nessuno

topolino_bA Topolinia le elezioni si avvicinano e comincia a serpeggiare il nervosismo. Comprensibile, visti i disastri fin qui combinati, le prebende distribuite, le difficoltà di percorso nel varo delle varianti, sacre e profane. I topoloni hanno voglia di esserci ancora a vanno a caccia dei padrini che meglio possono garantire loro questa possibilità. Esserci per fare cosa? Servire la collettività? Fare qualcosa di utile per Topolinia? Ma dai!
Dato che è cominciata la corsa a piazzarsi, ecco che si alza il livello delle ostilità da parte dei topoloni, che si giocano il tutto per tutto. Rispuntano i topominchia, grandi topi (quasi tutti di sesso maschile) dalla forma affusolata, col collo pronunciato, l’aspetto di chi sta fiutando l’aria e una testolina che ricorda altri attributi. Ma non è l’aspetto fisico a distinguere il topominchia dagli altri suoi simili, è la splendida attitudine a farsi promettere di tutto e di più da chi aspira a essere da loro sostenuto al prossimo giro di elezioni.

Se sostieni il mio candidato ti faccio assessore”, pare dica Topolin, nuova autorità politica locale, alla fanciulla un po’ defilata che comincia a chiedersi che cosa ci sta a fare lì. Gli fa eco la topolina diavoletta che, tornata di moda, non vuole certo farsi mettere da parte dal primo topolino che passa. Dopo tutto quello che ha fatto per la sua città, che diamine!
Se ti dai una calmata e rientri nei ranghi, la prossima volta ti facciamo presidente del consiglio comunale”, dice uno dei boss con sguardo da cerbiatto al riottoso borgataro che si sente in imbarazzo quando guarda la ciminiera dell’impianto che ha contribuito a regalare ai suoi concittadini topolini un po’ sempliciotti. Lui, come d’incanto, torna mansueto come quando gli spiegavano che era tutto bello e pulito e che, fra la Città della Salute e un bell’impianto per bruciare rifiuti, era di gran lunga preferibile la prima. Solo che poi si sono trovati la seconda…
Se vieni con me, ci sono tutti i posti di sottogoverno, incluso quello alla Mangiatoia srl, e vedrai quante belle cose che possiamo fare”, cantano in coro i topolini semper fideles, ognuno a caccia di visibilità e di qualche riconoscimento non si sa bene perché e per cosa.

Ma poi, tutti alla cena della legalità, a discettare che a Paperonia c’è bisogno di un po’ di meritocrazia, sennò i nostri giovani…

Pippo

giovedì 21 aprile 2011

TOPOLINIA, E' PASQUA!


Panico in città: sorprese in arrivo nell'uovo di Pasqua.

La Pasqua si avvicina anche nella ridente città di Topolinia. I piccoli topolini si chiedono quale sarà la sorpresa che troveranno nell'ovetto di cioccolato che riceveranno al termine del ricco pranzo famigliare a base di agnello arrosto e lasagne al forno, così gli avanzi vanno bene per il pic-nic di Pasquetta.

Alcuni di loro - i più accorti e lungimiranti - si preoccupano, perché oramai sanno che a Topolinia tutte le volte che si parla di sorprese è perché stanno confezionando un bidone: hanno imparato da Paperopoli che il linguaggio può servire meglio di altre cose a confondere le idee ai topolini ingenui e candidi, sanno che finiranno per pagare loro, anche se non sanno ancora come e quanto. Quindi l'apertura degli ovetti avviene sempre con un misto di suspence, avvertenza di una sciagura in arrivo, felicità curiosa di sapere che cosa succederà. Un anticipo l'hanno già avuto dal governo di Paperonia che sta lavorando a smontare un referendum che i topolini - finalmente rinsaviti - aspettavano con ansia per tornare a giocare alla democrazia.
I topolini hanno pagato e ancora pagano lo stipendio a una amministratrice con delega al Nulla, la Tesorucci, ne pagano un'altra con delega all'Ignoto, si accorgono che il suo operato confligge con il Nulla della Tesorucci e non si capisce più niente, perché anche al Niente c'è un assessorato, ricoperto da un altro topolino, anche lui pagato dai cittadini di Topolinia: si chiama Topogreco e si occupa anche di alta politica. Al Niente si aggiunge perciò anche il cazzeggio della guerra per bande che travaglia la vita politica di Paperonia e anche di Topolinia.
Topo Gigi - altro valente amministratore dei topolini - fa varianti, sacre e profane, sperando che almeno una gli porti la gloria e la fama che crede di meritare. Si guarda le spalle dalle manovre politiche topolinesche perché teme qualche coltellata di troppo. Faccia da Bambi coltiva i suoi due incarichi politici (di lavoro vero neanche a parlarne, quello è per i fessi che ne trovano uno) e ciancia di legalità sputtanando la parola e il senso alto della stessa. Si guarda in cagnesco con Steve Omnibus, anche lui in tono minore perché non sa più come continuare a fare il piacione con le topoline maestre a Topolinia. Teme la concorrenza di un gradito ritorno, quello della Diavoletta che, dopo aver regalato a Topolinia un impianto di pregio dalla ciminiera fallica e di cui tutti vanno fieri, ci vuole chiudere in bellezza la sua proficua carriera politica.

Non è un gran momento per gli assessori con l'accento finale: del primo abbiamo già detto, degli altri due possono meglio dire i topolini che scorrazzano liberi in città divertendosi ogni giorno a scoprire un modo diverso per circumnavigarla senza riuscire ad entrarci dentro. Eh già, perché a Topolinia la viabilità è così ben organizzata che, se ci entri, non ne esci più. Se sei fuori, col cavolo che riesci ad entrarci!
Poi c'è il minitopo che li sovrintende, ma non è più un pericolo: la sorpresa di quello che sa fare i topolini l'hanno già avuta... e senza aspettare Pasqua.

Buona Pasqua a tutti e che le sorprese nell'uovo siano di vostro gradimento!

Pippo

mercoledì 13 aprile 2011

TOPOLINIA: ARRIVA L’INCENERITORE


La città in festa, manifestazioni di giubili fra i topolini
Finalmente dalle parole ai fatti: l’inceneritore c’è!

inceneritore1 Grande festa a Topolinia. Finalmente una parte del suo orizzonte, quello verso sud ovest, è occupato dal comignolo altissimo del nuovo inceneritore. Ancora non funziona, ma i topolini lo possono già vedere e ammirare in tutto il suo splendore… e ne sono felici. L’hanno fortemente voluto, ma così tanto che hanno continuato a votare quelli che glielo hanno voluto costruire. E ancora continueranno  votarli, a quanto si dice.

Oltretutto i topolini sono contenti perché l’hanno fatto bello grosso, così ci vengono a portare i rifiuti da tutta Paperonia: anche questo è turismo, anche questo fa bene all’economia di Topolinia, non bisogna fare troppo gli schizzinosi, specialmente di questi tempi. Il topo Gigi si lecca i baffi al pensiero della pioggia di danaro (per adesso virtuale) promesso a Topolinia in cambio dell’accettazione dell’inceneritore, Faccia da Bambi e la Mangiatoia S.p.a. già vibrano di piacere, il primo pensando a una lussuosa campagna elettorale, la seconda agli incarichi lucrosi che potrà distribuire senza controllo.


Tutto in regola e tutto con fondi pubblici, quelli dei topolini che pagano e pagano, contenti e felici di essere all’avanguardia, al passo coi tempi e, ancora una volta, pronti a bersele tutte. Compresa l’ostilità dei loro due rappresentanti eletti nel parlamentino di Topolinia, che si sono puntualmente allontanati dall’aula al momento del voto, salvo sostenere il minitopo e la sua cricca che ha voluto e realizzato tutto ciò che serviva per fare l’impianto: ai loro concittadini distratti vendono un’altra versione e loro se la bevono, adesso con l’inceneritore davanti a casa, dunque finalmente serviti come si deve.

Che bello sarà, fra poco, il divertente carosello degli autocompattatori in fila lungo la tangenziale a portare il carico all’impianto. Che bello sarà per i topolini cercare con affanno la ferrovia che avrebbe dovuto togliere il traffico e i rifiuti dalla strada, come promesso sui giornali dal topo Mascetti, amico e sodale del topocapo di Topolinia. Caccia al tesoro da fare nei giorni di sottovento, quando i funi e le polveri, invece che sull’abitato di Topolinia, saranno per un po’ spostare altrove a purificare l’aria di qualche quartiere della Paperonia.

Eh già, i nostri l’hanno già fatto una volta, sostenendo che un impianto avrebbe profumato di violetta, salvo poi ammorbare mezzo mondo con puzze insopportabili. Anche sull’inceneritore dicono le stesse cose… perché il vizio non lo perdono proprio mai.

In questi anni a Topolinia hanno promesso un ospedale meraviglioso, un’università nuova che ampliasse quella che già c’è, nuove produzioni e raccontato tante palle. Oggi le palle ci sono, del resto nulla, ma una opera importante il minitopo e i suoi l’hanno portata a Topolinia: l’inceneritore: soffia su Topolinia, ma è sul territorio di Toropoli, dunque ai nostri topolini… solo le briciole e la sedia in seconda fila nelle sedi dove si conta e i nostri parvenus vengono trattati come i mentecatti della provincia.

Pippo

lunedì 4 aprile 2011

TOPOLINIA: PARTE L’OPERAZIONE EXODUS


E’ incredibile, ma è tutto vero!
La deportazione dei topolini

topolino_1_big Vi abbiamo già raccontato di come a Topolinia prosperino le gru, sempre in attività per costruire e realizzare in fretta, ovviamente tranne quando fa comodo ai costruttori in carenza da acquirenti, come testimoniano alcuni brillanti interventi praticamente fermi che svettano in città.
Il minitopo e i suoi compagni hanno sempre giustificato questa loro ansia da prestazione come la soddisfazione di una necessità quasi fisiologica di servire il popolo, di dare case alla povera ggggente, di abbattere la speculazione edilizia. D’altra parte Faccia da Bambi – alfiere della legalità – è stato delegato allo scopo. Mica scherzano a Topolinia, solo che pagano i topolini… e la pagano cara. Ecco come e perché.

Per lavare la coscienza per lo scempio del territorio in atto, la ghenga del minitopo aveva pensato di realizzare un bel palazzo di case a riscatto: anche i topolini meno abbienti avrebbero potuto avere una casa di proprietà! Un anticipo alla portata dei loro pochi risparmi di una vita e poi il resto con comodi canoni d'affitto, una pacchia! Perbacco, loro sono dalla parte dei più deboli, mica lo sono solo a parole.
Insieme alla casa virtuosa ne sorgono un’infinità di altre a prezzi di mercato e qualche volta anche di più, ma la coscienza è a posto e i topolini squittiscono contenti nel vedere come la loro città cresce bella e giusta.

Bando pubblico per l’assegnazione degli alloggi a riscatto, la casa sorge, cresce e assume la sua bella forma. Gli alloggi vengono assegnati agli aventi diritto e cominciano i traslochi. Che bello! Le case del comune sono belle colorate, tutti sono felici, Faccia da Bambi si gloria dell’operazione, insomma la valle dell’Eden. Solo che…
… la casa cade a pezzi. I nuovi assegnatari hanno appena traslocato e già si rivedono Faccia da Bambi a proporre loro di trasferirsi in altri edifici, ricominciando tutto da capo. Cosa faranno della casa appena finita e dei suoi inquilini? Si rivarrà sui costruttori il comune di Topolinia per il danno che ha creato ai cittadini assegnatari e all’immagine del Comune che aveva questo come intervento (unico) a qualificare una politica urbanistica altrimenti dissennata? Mistero, tutto sotto silenzio. Forse Faccia da Bambi pensa che potrebbero andare al Camping Manduria…

Stanno zitti anche i topolini che hanno subito il danno, a quanto pare. Si vede che non ne hanno ancora abbastanza, è la costante della Paperonia, Topolinia ne è l’immagine in piccolo.
Sento che siete vogliosi di saperne di più. Nei prossimi giorni le nuove puntate.

Pippo

martedì 22 marzo 2011

TOPOLINIA: NIENTE CARNEVALE, NON CI SONO SOLDI!


La lunga quaresima di Topolinia

Niente carnevale a Topolinia quest'anno: non ci sono soldi, sostengono il minitopo e i suoi compari, e quindi si taglia sulla festa. In fondo si tratta delle reminiscenze di feste pagane e i capi di Topolinia sono molto devoti, come si evince dai loro stili di vita e dalle varianti al piano regolatore della città.

I piccoli topolini vogliosi di vestirsi da zorro? Stiano a casa o vadano a far carnevale da altra parte, a Topolinia non ci stanno mica per divertirsi!

I pacchi di coriandoli e di stelle filanti già comprate, le mamme desiderose di accompagnare i pargoli alla sfilata per trascorrere qualche ora in compagnia dei papà e dei frugoletti bardati come mai più, fotografando persino i passeri e i topolini neri che vendono roba taroccata? Il prossimo anno, quando Faccia da Bambi sarà in campagna elettorale per dimostrare che il nulla può succedere al nulla.

Allora sì che anche a Topolinia ci saranno i soldi per il Carnevale. Quelli di quest'anno li hanno spesi per incaricare qualcuno che studi come spostare il municipio del parco, onde poi subito smentire e dire che non è mica vero, sono le solite malignità messe in giro da topi cattivi che vogliono il male del nulla locale...
E' quaresima a Topolinia, ma c'è chi già prepara la resurrezione.

Pippo

domenica 20 febbraio 2011

TOPOLINIA: DEMOLITION RATS


La cascina (borghese) si abbatte, non si cambia!

La più bella della settimana a Topolinia la produce Gigi lo Smilzo, topolone di complemento al servizio permanente del topocapo e sempre pronto a soddisfare i suoi capricci.
Dovete sapere, cari affezionati lettori, che Gigi ha rilasciato una potente intervista a un giornale locale nella quale annuncia che sarà demolita una antica cascina, perché è oramai un rudere e si deve fare posto a un nuovo moderno centro commerciale.
La notizia potrebbe fare dispiacere solo a quei topolini che amano città segnate dal loro passato e con qualche richiamo alle loro radici, ma non a quelli che amano il modello shopping center per cui tutti i paesi e le città debbono essere uguali, con i carrelli al solito posto e anche i prodotti sugli scaffali. Questi ultimi possono stare tranquilli, il topo Gigi lavora per loro.

Siccome lavora anche per il topocapo, interpreta a suo modo uno slogan che certamente ne avrà segnato la gioventù, quello per cui "lo stato borghese si abbatte e non si cambia". Dopo "variante continua" adesso abbiamo una sua personalissima e originale interpretazione dello slogan sessantottesco caro al suo capo: lo applica all'incolpevole cascina, ricettacolo di topastri  e altri brutti soggetti, abbandonata a se stessa e, dunque, necessitante di una radicale demolizione. Solo che loro stanno al governo di Topolinia da quasi nove anni e non hanno mai fatto nulla perché la cascina venisse recuperata, com'è accaduto ad altri importanti edifici di Topolinia che hanno una storia.

Ma c'è di più: mentre spiega che la cascina verrà abbattuta per far posto a un centro commerciale, forse si accorge della gaffe e allora tira in ballo la TAV e la Provincia e altre storie del genere. Dimenticandosi di quello che ha appena detto, sembra voler dare a intendere che l'abbattimento non avviene per far posto ad altro edificio, ma a infrastrutture di pubblica utilità. Diamine!
Vorrete mica che gente così responsabile e precisa non venga assecondata nelle sue velleità? I topoloni voteranno tutto anche questa volta, tanto fra qualche tempo, chiamati a rispondere di queste scelte, faranno, come già in passato, la faccia triste e diranno "Ma noi non lo sapevamo!", lavandosi la coscienza.

Il colpo di teatro, il topo Gigi lo riserva alla fine dell'intervista: minchia! è ecologista! Infatti annuncia che i mattoni e le macerie della demolizione verranno riutilizzati.
A Topolinia non si butta via niente - cari lettori che assistete senza reagire allo scempio prima delle cose e poi delle intelligenze dei topolini e delle topoline di questa ridente cittadina che un tempo un ministro della repubblica di oggi definì "oscuro paesone della cintura" - si recupera tutto, perfino i mattoni di una cascina del settecento demolita per far posto a uno scatolone di cemento armato.

Forza Gigi, vai avanti così, novello demolition rat.

Pippo

martedì 15 febbraio 2011

TOPOLINIA: MISERIE CITTADINE


Un incarico? Ci pensa la Mangiatoia s.r.l.

Ad avere tempo questa mia rubrica dovrebbe diventare quotidiana, anzi potrebbe essere aggiornata più volte al dì, dato che i topoloni una ne pensano e cento ne fanno. Ma io ho altro da fare, compreso portare qualche volta a spasso la mia amata Clarabella. Prima, però, vi racconto questa.
A Topolinia quelli che comandano sono amanti della legalità, sono rispettosi delle regole e a posto con l'etica, la trasparenza, la moralità, sono attenti a non mischiare le cose pubbliche con quelle private, a seguire le procedure che rendono tutti uguali davanti alla pubblica amministrazione. I topolini che ci abitano sono orgogliosi di tutto questo e sono particolarmente felici quando i loro topoloni vanno per convegni a magnificare queste virtù.
Accade che a Topolinia, naturalmente per fare prima e meglio, alcuni lavori che dovrebbe fare i topini che lavorano per la città vengano affidati ad una società pubblica, la Mangiatoia s.r.l., insieme al denaro occorrente.

Così la Mangiatoia s.r.l. può distribuire gli incarichi in modo mirato, senza neppure dover rendere conto della scelta di questo o quel professionista. Chissà chi decide... I topolini della Mangiatoria si stanno preparando al grande salto perché di soldi ne stanno per arrivare davvero molti e in parecchi hanno già l'acquolina in bocca.

Non sappiamo se i topolini della Mangiatoia s.r.l. facciano bandi pubblici, se seguano le regole del buon senso che vorrebbero che si chiedessero preventivi a tanti per scegliere (magari a rotazione) i professionisti a cui affidare gli appalti. Sappiamo che, sul cartello che indica il responsabile dei lavori di ristrutturazione di un edificio di proprietà pubblica a loro affidato, è indicato il nome di un ex topolone grugliaschese, recentemente giubilato e, forse, altrettanto prontamente ricompensato.

Per fortuna è un valente professionista, ma dove sono finiti i proclami, cosa devono ancora aspettarsi i topolini sempre meno sorridenti di questo splendido angolo di mondo?

Pippo

sabato 12 febbraio 2011

TOPOLINIA: VOGLIA DI QUALCOSA DI BUONO


Fermento in città, i topolini hanno voglia di libertà

Abbiamo già detto del modo in cui i grandi capi di Topolinia gestiscono le relazioni sociali, politiche ed umane nella città dove comandano. Se qualcuno osa criticare, mettersi di traverso, avanzare dubbi e proporre contromisure o soluzioni alternative... ecco che scatta l'ostracismo mafioseggiante, più da topo di fogna che da topolino campagnolo quali sono invece gli abitanti di Topolinia. 
Come funziona? Tutti coloro che hanno un qualche interesse in comune con i capi vengono richiamati, uno per uno, interrogati e minacciati di estromissione se solo osano non prendere le distanze dai criticoni.
Neanche a Topolinia il coraggio abbonda e molti si sottomettono, nella vana speranza che domani ce ne possa essere anche per loro.
E così, perfino nel palazzo del governo di Topolinia si comincia a non sopportare più troppo la vajassa e i suoi cortigiani, circondati di una stima di poco superiore a quella del capo del governo e delle sue olgettine girls, capaci di trattare i lavoratori come neanche brunetta nelle sue giornate di esaltazione. 

Si sa delle nuove prodezze di Faccia da Bambi e delle sue trasparenti attività nei confronti delle associazioni che potrebbero costituire la sua base elettorale quando si voterà di nuovo, si sa delle ultime débacles della sorella eccellente, dello smantellamento delle strutture pubbliche  a favore di quelle più docili governate dalla politica topolinesca senza regole. Si sa anche della nuova smania demolitoria e delle varianti benedette che oramai sono pronte per essere accompagnate da indulgenze plenarie.
La storia l'hanno dimenticata in parecchi a Topolinia, certamente l'hanno rimossa quelli che oggi ripercorrono strade già percorse e che si sa già dove hanno portato. Ma anche questo si fa a Topolinia... fino a quando durerà.
Così succede che - in attesa della liberazione, se verrà, e senza neppure ancora sapere chi saranno i liberatori - ferve un'intensa attività di intelligence, fatta di quinte colonne e gole profonde.  Si cominciano a sapere le cose, come si fa ad andare d'accordo con i topoloni che contano, come fanno a tenere buoni tutti  e cosa vanno a raccontare in giro quando qualcuno chiede loro spiegazioni.


Nel mentre vanno avanti le varianti, il territorio si consuma inesorabilmente, fra un convegno sulla legalità e un'assemblea sulla decrescita felice. Perché i topolini sono sensibili alle sollecitazioni sul futuro, che diamine!

Pippo 

domenica 26 dicembre 2010

NATALE A TOPOLINIA


I topolini fanno festa, arriva la banda bassotti!

E' Natale anche a Topolinia e si sente: c'è un clima nuovo, tutti si vogliono più bene. Perfino il topolone che qualche mese fa affermava "I dipendenti del Comune sono pezzi di merda. Gliela farò pagare" adesso li guarda tutti con amore e tenerezza. E' Natale suvvia! Dobbiamo essere tutti più buoni, specialmente perché le elezioni si avvicinano e - viste le performances non proprio eccelse del passato - anche lui si pone il problema di dove recuperare i voti che gli servono per diventare il capo dei topolini.
In questo clima di santità nell'aria ha fatto la sua comparsa anche la banda Bassotti (nomen omen!). L'ha fatto a bordo di un camion rubato in giro. Talmente furbi da cercare di farlo passare per una strada che era più stretta del mezzo che ci volevano infilare. Risultato: camion incastrato e i ladri di corsa a piedi al mercato, inseguiti dalle forze dell'ordine che, però, nulla hanno potuto, vista la folla fitta come in una scatola di sardine. Circola già la diceria che a Topolinia anche i ladri siano un po' limitati, qualcuno sostiene che non è vero, si tratta di mancanza di lungimiranza, non sanno guardare avanti e prevedere le conseguenze delle azioni che compiono. In questo sono in buona compagnia.

Tra una festa popolare, un party, un'inaugurazione di qualcosa già inaugurato cento volte (alla maniera di Paperopoli, ridente cittadina confinante con Topolinia) scorrono le giornate che precedono il Natale: pacche sulle spalle e fare allusivo, il minitopo che distribuisce gli ultimi avvertimenti ai più indisciplinati fra i suoi supporters, i suoi topolini e topoline che si guardano intorno col timore che la pacchia possa finire se solo non sposano il cavallo giusto, i clienti preoccupati per le stesse ragioni. Insomma, neanche a Natale si sta tranquilli a Topolinia, c'è il rischio che ti sfilino la sedia da sotto il culo senza che nemmeno tu te ne sia accorto, ma si vogliono tutti bene.

C'è chi chiede a Gesù bambino quel posto di lavoro che metterebbe tranquilli tutti, c'è chi spera in una consulenza, un incarico o anche un posticino di sottogoverno; c'è chi mendica una variante urbanistica, chi un contributo per la sua associazione, chi semplicemente amerebbe essere nei panni della consulente che ha messo le luci natalizie nel centro su incarico (ben retribuito) della città.

Per le strade è aumentata la spazzatura (a Napoli ce n'è di più, rispondono ineffabili i topoloni), anche la cura degli spazi pubblici lascia a desiderare, le gru svettano nel cielo della città, si costruisce dappertutto e ogni cosa edificabile viene edificata affinché nulla resti ai successori. 

Ma tutti sono felici a Topolinia e, mentre innalzano inni al Bambin Gesù, considerano che tutte queste cose le sapevano già.  Però non gliene importa granché perché  sperano che che ne sia un poco anche per loro, a Topolinia.

Tanti auguri.

Pippo

venerdì 17 dicembre 2010

TOPOLINIA: MA COME LI FANNO I CONTI?


I topi ballano sulla tolda della nave che affonda

Strani topolini, quelli che governano la ridente città di Topolinia! Non contenti di distribuire incarichi professionali e terreni per edilizia pubblica senza gara, adesso si occupano anche di organizzare operazioni molto costose per i topolini. 
Ma i topolini sono occupati a cercare di sopravvivere alla crisi e non riescono ad occuparsene; se poi qualcuno di loro lo fa, allora scattano gli avvertimenti mafioseggianti, le ripicche, le vendette e le intimidazioni. Oppure il topolino può adeguarsi, diventare cliente e mettersi sotto la protezione del boss di turno; in parecchi lo fanno e solo alcuni di loro provano un leggero fastidio alla lingua dovuto al troppo leccare, del sapore parleremo un'altra volta.
Primeggia in queste pratiche Faccia da Bambi, oramai il più vecchio fra i capi di Topolinia. Non solo partecipa alla follia collettiva del comune nel Parco, ma ha anche smantellato alcuni servizi interni al comune in nome dell'economicità e del risparmio: poco importa se i topolini pagano di più per gli stessi servizi, i piccolini delle scuole non vanno più in gita e il trasporto in piscina costa più caro.
Fra un convegno e un bel discorso, fra una sparata sulla legalità e un aperitivo con trasparenza, non si fa mancare proprio nulla, neanche una bella chiacchierata sul tema del conflitto di interessi con il suo collega Steve Omnibus. Davvero non gli manca proprio nulla...
...tranne che un lavoro, quello che scarseggia per tanti giovani e che in tanti fanno fatica a trovare. Faccia da Bambi il suo lavoro ce l'ha: la politica, come un vecchio e navigato marpione, e non se la sfanga neanche male, considerata l'esperienza maturata in tanti anni di stipendio da assessore e la grande professionalità.
In fondo Topolinia è un po' come tutti gli altri posti: mediocrità a piene mani, promesse vane che fanno piacere ai creduloni, qualche favorino qua e là, nomi roboanti per indicare cavolate stratosferiche buone a far lavorare gli amici.
E tanti pavidi topolini che non parlano per paura di perdere il posto, che si sottomettono a pratiche così umilianti da destare vergogna già solo a nominarle... ma così pavidi che sono diventati patetici nel loro stare aggrappati alla nave che affonda elargendo ampi sorrisi a tutti come a dire:
"Siete voi che non capite un cazzo! Non  la nave che affonda, è il livello dell'acqua che sale... non date retta agli allarmismi dei soliti estremisti. Va tutto bene, benissimo, anzi!"
Anche la musica comincia a stufare.

Pippo


sabato 27 novembre 2010

TOPOLINIA FEVER


Molta agitazione fra i topolini che contano

C'è del nervosismo a Topolinia e non se ne comprendono bene la ragioni. Qualcuno sostiene che ci sia una anticipazione delle fibrillazioni elettorali perché gli aspiranti sono più di uno e tutti di qualità così elevata da generare il panico nella popolazione che deve scegliere. Si parla di primarie e Faccia da Bambi non è contento perché teme di perderle, anche perché il capo di Topolinia ancora in carica sembra non sostenerlo più con la stessa intensità del passato. Nell'ombra altri candidati stanno tramando per fargli le scarpe e la faccenda non è ancora neppure cominciata...
A Topolinia, come in molti altri posti, la politica si è oramai ridotta a questo. 
Gigi Lo Smilzo, che di questa cose se ne intende, sta alla larga dalla manovre delle correnti. Si occupa di finire di ricoprire di cemento la città: alcuni angoli erano infatti rimasti miracolosamente "liberi" da case e questo nonostante la pratica della variante continua, tanto cara al topo-capo, forse anche per via dei suoi trascorsi ultrasinistri. 
E' il suo modo di partecipare al dibattito politico, finalmente con i fatti e non solo con le parole.
Dato che parecchie delle varianti di Gigi Lo Smilzo sono in odore di santità (si fanno perché Dio lo vuole, perbacco!) finiranno per prendere il nome dal santo che le sponsorizza: Variante san Francesco per eliminare uccelli e piante, Variante Santa Barbara per via dei minatori e dei pompieri e così via. Così acquista anche dei credits per il futuro remoto, quando dovrà anche lui rendere conto delle sue azioni, e fa felice il suo capo che di baciapilismo se ne intende così tanto da essersi già assicurato un futuro nel ramo.
Naturalmente tutti sono contro il consumo di territorio e sono così politicamente corretti che vanno a chilometri zero, sono biologici, rispettano gli animali la natura e mettono su la solita boccuccia a culo di gallina quando parlano di questi nobili temi. Non sono mica come berlusconi loro... sono di un'altra pasta: altri costumi, altre pratiche, altro modo di trattare i topolini loro concittadini.
Qualche topolino imbecille scrive lettere anonime di cui il topo-capo si lamenta sui giornali, mandando messaggi paramafiosi a chi ancora cerca di informare i topolini di cosa succede veramente nella loro città. Insomma tanto nervosismo, gru e ruspe all'opera e topolini che cominciano a incazzarsi a Topolinia.

Pippo

sabato 6 novembre 2010

TOPOLINIA CHIAMA ROMANIA


Non si butta via niente: utili sinergie fra pubblico e privato

La notizia fa in fretta il giro della città: Topolinia ha una nuova cittadina amica. Non è ancora proprio gemellata, ma si sta lavorando a questo, per adesso i topolini e i romanici (si chiamo così i nuovi amichetti) hanno cominciato a volersi bene, insomma hanno fatto amicizia. D'altra parte risale alla notte dei tempi la vocazione internazionalista di Topolinia, mica se la sono inventata oggi. Cominciò con Squirrel, ridente cittadina dell'hinterland di Oisonopole. Continuò con Nebiolò e poi ancora con con il resto del mondo.

Interessanti le motivazioni dei topolini, si trattava di stimolare l'amicizia fra popoli, tutti diversi fra loro, ma pur sempre animali di questo mondo pronti a scannarsi: meglio farli conoscere gli uni gli altri..
Stavolta la scelta è caduta su una ridente cittadina della Moldavia rumena, si chiama Roman ed è nota per aver dato i natali a Celibidache, direttore d'orchestra di fama mondiale. Un topolino di medio interesse e con poche velleità personali potrebbe chiedersi: ma perché proprio quella città e non un'altra?
A Topolinia, se un topolino medio si ponesse pubblicamente questa domande verrebbe immediatamente ammonito dal nanotopo (si parla di caratura politica, non di statura fisica, sveglia!), chinerebbe la testa dando prova del consueto coraggio e poi balbetterebbe frasi di scusa e buoni propositi per il futuro, certamente quello di non fare più simili domande. Interverrebbe Faccia da Bambi nell'inedita veste di competitor in fatto di statura politica con qualche sua frase garbata e una rapida distribuzione di prebende pubbliche ai clienti in vista di una campagna elettorale che si preannuncia dura. Insomma ne verrebbe fuori un casino.
La spiegazione è più semplice: uno dei topolini a capo della città di Topolinia pare che nella ridente cittadina della Moldavia rumena abbia un'azienda di proprietà: si chiama perciò "unire l'utile al dilettevole".
Felicità a piene mani a Topolinia: i piccoli e generosi topolini hanno dei nuovi amici, forestieri ma europei. Nuove comunità da visitare, nuove prospettive di cooperazione economica, culturale e chissà cos'altro ancora sapranno riservarci i topolini nostrani.
Chissà se i cittadini di Roman sanno in che casino si sono andati a cacciare.

Pippo

venerdì 13 agosto 2010

IL SACCO DI TOPOLINIA, parte seconda


Dopo la villa nel campo, lo spaccio nell'orto

Nella prima parte vi avevamo raccontato  di come si fa  a costruirsi una villa dove gli altri, quelli senza appoggi topolineschi, non possono.
Adesso vi spieghiamo cose si fa a valorizzare il terreno prima coltivato, adesso neanche più quello, solo più in attesa di accogliere le fondazioni di un nuovo edificio.
Ora che in mezzo all'area agricola c'è la villa, vorrete mica che tutto quel terreno che sta intorno alla casa sia abbandonato a se stesso? Quasi quasi facciamo una variante!

Dovete sapere - cari lettori - che a Topolinia gira un virus che si chiama variante continua. E' un virus pericoloso perché distrugge il territorio, ingrassa sempre gli stessi e mette in pericolo le casse del municipio, ma i topolini capi non se ne preoccupano. Loro fanno solo alta politica e debbono occuparsi del loro futuro, magari toccando i tasti giusti e compiacendo i poteri che potrebbero venire utili. Come è noto i dissenzienti politici e i cittadini incazzati li denunci, li intimidisci o li compri.
E allora, già che ci siamo, ecco che i topolini capi - alcuni dei quali transitati direttamente da lotta continua a variante continua, passando per vacanza continua - decidono di occupare un po' meglio quel terreno, nominalmente ancora agricolo, ma nei fatti già compromesso: spostiamoci lo spaccio di una nota azienda di Topolinia che adesso vanta un bell'immobile su corso Paperopoli, che potrebbe valorizzare anche per trarsi fuori da una situazione economica non felice.
Così, l'artefice dell'operazione "villa pulita" può comprare quell'immobile, magari per metterci dentro una concessionaria d'auto e farci su qualche soldo.

Il prato può ben ospitare una rivendita di cibo buono: in fondo è roba naturale e Topolinia è o non è un comune biologico? I topolini amano o no la groviera? Il terreno per effettuare lo spostamento e liberare l'immobile pregiato lo mette l'ex agricoltore, quello della villa... e voilà: la second aoperazione è fatta!


Forse qualcuno dei lettori penserà che ci sia dell'esagerazione: tranquilli, è tutto vero.

Così Faccia da Bambi potrà presentare il caso in un convegno sulla legalità, magari discettando di trasparenza della pubblica amministrazione, rispetto delle regole. Prenderanno diligentemente appunti, insieme a tutta la schiera di nominati intimiditi e denunciati, tutti i topolini che ancora pensano che basti dire. A fare c'è tempo.
Non c'è pace a Topolinia, nemmeno a ferragosto.

Pippo



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martedì 3 agosto 2010

IL SACCO DI TOPOLINIA, parte prima


Dunque, prendi un terreno agricolo - da molto tempo incolto anche perché si trova fra due delle strade più trafficate della intera cerchia metropolitana di cui Topolinia fa parte -, inventati una azienda agricola, semina qualcosa, giusto per far vedere che l'azienda agricola c'è per davvero e... oplà! Il gioco è fatto.
Subito dopo puoi andare al Municipio di Topolinia a presentare richiesta per la costruzione di una casa rurale: lo prevedono tutte le leggi, un agricoltore può costruire la sua casa anche su un'area che non è destinata alla residenza. Gli serve perché non potrebbe abitare in un posto diverso da dove coltiva, alleva, semina, raccoglie, munge e pascola.Ottenuto il permesso di costruire, puoi partire coi lavori: viene fuori una bella villazza, con muri di cinta intorno a un generoso giardino, ovviamente nel centro dell'azienda agricola... vabbè: mica il contadino deve vivere in un tugurio, no?
Tutto legale, anche se poi vai ad abitare nella villazza e smetti di coltivare... tutto legale. Così legale che i capi di Topolinia non solo non intervengono per limitare i danni di leggi poco belle e comportamenti banditeschi. Potrebbero almeno stare lontani da siffatti soggetti, invece partecipano ai festeggiamenti degli artefici di queste porcate.

Purtroppo a Topolinia c'è anche il lato B: la banda Bassotti. Sono recidivi. A Topolinia infatti i gendarmi sono intervenuti in passato per denunciare finti agricoltori che nottetempo cambiavano la destinazione a capannoni pseudo-agricoli, certe volte perfino costruiti con contributi pubblici. Li tiravano su con la scusa di riporci gli attrezzi del loro lavoro di agricoltori, nottetempo li riempivano chi di camper rimessati lì, chi di attrezzi e operai che montavano le gomme delle auto... poi sono stati beccati e denunciati (e nemmeno da quel giustizialista del turitopo).
Hanno anche pagato, ma non sono passati di moda. Solo che questa volta hanno il consenso e l'appoggio dei topolini che siedono in  Municipio. Certe volte, fra una cena e l'altra, si potrebbe anche fare qualcuna delle cose che i topolini, camerlengo in testa, vanno raccontando nei loro convegni sulla legalità.
Fine della prima puntata: nella seconda si tratterà di una malattia topolinesca che si chiama "variante continua".

Pippo

lunedì 26 luglio 2010

TOPOLINIA: COME TI TRATTO I DIPENDENTI


Piccoli Brunetta crescono... non del tutto!
Giornate nervosette a Topolinia. Si narra che uno dei topi che comandano sia sbottato con un "I dipendenti del Comune sono pezzi di merda. Gliela farò pagare", forse a commento di un'iniziativa che i sindacatopi avevano assunto per segnalare la stranezza di un Comune dove i dirigentopi sono sempre di più (mentre diminuiscono i dipendenti) e costano sempre più cari alla collettività. Va rimarcata la finezza dell'espressione e la nitidezza del messaggio politico del novello Brunetta in salsa locale.
A Topolinia, si sa, vanno avanti i tipi così: tante facce, doppia, tripla e anche quadrupla morale, tanto tutto si giustifica. Una bella festa alle ToposSerre, qualche promessina, un posticino naturalmente per merito, una querela a spese del Comune per i più difficili da domare... e avanti la prossima puntata. Comunque i topi capi non si fanno mancare nulla, per la verità il linguaggio similmalavitoso lo usano proprio solo a Topolinia. Quando vanno in giro sono dei mostri di virtù, specialmente quando devono acquisire qualcuno dei bollini qualità che il bel mondo della politica elargisce nascondendo il nulla dietro sigle altisonanti, tutte ben evidenziate nel sito interneti di Topolinia.
Ma torniamo agli avvenimenti di questi giorni. Dicevamo che... mentre un paio di topolini facevano il salto della quaglia (animalismo dei topolini politicamente corretti) cambiando repentinamente casacca, altri si guardavano attorno smarriti cercando di capire dove tira il vento per poter riprendere in fretta a sbandierare nella direzione giusta, altri ancora cominciavano ad allontanarsi dal capo per non essere confusi con lui un domani... insomma mentre succedeva tutto questo i capitani coraggiosi della città aumentavano i dirigenti e diminuivano i lavoratori. Tra un intervento e l'altro, tutti tesi a realizzare il bene dei topolini, naturalmente trovavano il tempo di deprecare le politiche del governo che aumentano i dirigenti e tagliano i lavoratori... ma si sa che la coerenza non è di Topolinia.

La semplice azione di protesta dei lavoratori - naturalmente silenziata dal giornalista da passeggio che segue le prodezze degli amministratori di Topolinia - ha scatenato le reazioni di cui sopra. Così, il topolino ben parlante e rispettoso del lavoro ha visto cambiare il nomignolo che gli abitanti di Topolinia si assegnano l'un l'altro. Lo chiamavano Rebb No-Job, qualcuno lo aveva definito "pube de oro". Ora è diventato Faccia da Bambi.
Quanto ai suoi colleghi e al suo capo, gli spiritosi nomignoli che gli abitanti di Topolinia avevano assegnato loro sono oramai ridotti a variazioni su un unico tema: Brunetta Smilza, Brunetta con Conflitto di Interesse, Brunetta con Parentela Illustre, Brunetta Regolare, Brunetta Maestrina, Brunetta Imbarazzata, Brunetta  Moderata, eccetera.
In un angolo Vince Falcemartello piange in silenzio la fine del rispetto per i lavoratori e si chiede quando sia cominciato questo incubo e come fare per uscirne. Nessuna notizia della palle dei legalitari, quelli del rispetto delle istituzioni.
Strani topi a Topolinia: il fustigatore di dipendenti Faccia da Bambi non ha mai lavorato un giorno in vita sua al di fuori della politica. Che parli così banalmente perché non sa di cosa ciancia? I topolini sono in trepidante attesa di vedere come farà a mettere in pratica la seconda frase del suo ammirabile proposito.
Tremate topopubblici, Faccia da Bambi è già nei vostri sogni e li trasforma in incubi.

Pippo

sabato 17 luglio 2010

TOPOLINIA: SESSO & POLITICA


Quasi quasi mi faccio un'amante!
Grande fermento fra i cittadini di Topolinia: il bel mondo della politica locale si è finalmente messo alla pari con le mode d'oggi.  Sono sempre in ritardo i politici di Topolinia, ma alla fine ci arrivano anche loro!

C'è stato il momento dello scamiciamento: andavano di moda il look rivoluzionario e allora... tutti scamiciati e trasandatì, antipartito e sempre dalla parte della trasgressione e della modernità!

Poi è arrivato Berlusconi coi suoi topolini in doppiopetto blu, occhiali da sole, mentina in bocca,  portafogli gonfi di danaro di dubbia provenienza e modi di fare da squali... e tutti sono corsi a farsi curare il look. Alcuni topolini - a parole strenui avversari del berlusconismo - avevano addirittura consiglieri che facevano solo quello: curare il look del capo perché siamo nella civiltà dell'immagine, cribbio! Non solo l'abbigliamento, ma anche le pratiche, personali e politiche, a imitazione della moda del momento.

Poi è arrivata la moda della conversione, di rutelliana memoria: da mangiapreti a baciapile compulsivi. Allora, tutti in processione a a baciare l'anello, mettendo su quell'aria sussiegosa che fa tanto "politica di valori, impegnato nel sociale e un po' schifato dalla politica degli altri, la sua no, è meravigliosa". Chiese piene di topolini genuflessi, preti che dettano legge, piazze che strabordano di benefit, insomma tutto il solito calamento di braghe del topolino redento. E' stata una fase esaltante a Topolinia, forse è ancora in corso, ma nel paese la moda stava cambiando da tempo.

Il Grande Topo ha le escort, poi a Palazzo Grazioli... e anche il centrosinistra non scherza, da Del Bono topolino bolognese a Marrazzo e ai suoi transtopi. Un politico come si deve, specie se deve mostrare una certa arroganza nel gestire il potere e il disinteresse per il popolo comune - quello che valuta i politici cercando di capire se fanno quello che dicono -, deve avere anche lui una fama di chiavatore o, se preferite "tombeur de souries", che supporti adeguatamente il suo prestigio politico

A Topolinia le escort non ci sono, non c'è nemmeno Palazzo Grazioli, c'è la dose media di ipocrisia che accompagna la vita di tutti i topolini del mondo, ma anche quel po' di pecoreccio che la rende saporita. Ecco che la moda ha fatto breccia anche qui: i topolini locali debbono essersi posti il problema dell'immobilismo e l'hanno risolto dicendo "Topolinia è ormai in mutande... quasi quasi ci facciamo un'amante" ... e poi tutti a esibire il loro nuovo status prima e a confessarsi poi.

Attente, tope di Topolinia, sono assatanati!

Pippo