Topolinia è dovunque, i topolini anche. Lo stesso per i topoloni che stanno al governo e per i loro elettori fessacchiotti che continuano a votarli. Questo blog racconta le loro gesta.

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mercoledì 29 giugno 2011

TOPOLINIA: GEMELLAGGIO CON AZZARDO


Malavita organizzata, amicizia fra i popoli e politica della tavola
Cena con brivido

banda-bassotti Avete presente quelle visite guidate ai luoghi della camorra che eccitano i turisti del nord Europa che vanno al mare in meridione e cercano qualche brivido supplementare? Come anche le escursioni nelle grotte di Napoli, piuttosto che nella Transilvania del Conte Dracula?
Bene, anche Topolinia ha nuove attrazioni turistiche capaci di concorrere a garantire un brivido eccitante ai visitatori stranieri della ridente cittadina.
L’hanno sperimentato alcuni amministratori di comuni gemellati con Topolinia in visita pastorale non molto tempo fa. Ma prima l’antefatto.

martedì 7 giugno 2011

TOPOLINIA: FACCIA DA BAMBI E LE SUE MISERIE


Dareste il condominio da amministrare a questo topo?
La meschinità che diventa danno

topi05 Sentite questa. A Topolinia davvero non si fanno mancare nulla… e allora accade che il Municipio decida di partecipare  a un bando pubblico per ottenere dei fondi per cooperare con i blacktopi un po’ in difficoltà.
Così Sua Nullità e la sua corte possono andare a spasso per l’Africa a esibire le loro qualità topolesche. Ma andiamo oltre...
... accade che Turitopo, a pochi minuti della scadenza del termine per la presentazione delle domande, riceva una telefonata da uno dei cooperatori. Quest’ultimo sa che Turitopo è il responsabile legale di un pool di imprese e che può, perciò, attivarsi alla veloce, come solo un topolino un po’ sciocco sa fare. Gli chiedeva di trovare una ditta che accettasse di essere sponsor privato del progetto, qualità che avrebbe aumentato il punteggio e quindi migliorato le possibilità di successo dell’impresa. Turitopo, che è un po’ scemo, offre subito al sua disponibilità e prepara la documentazione necessaria, ma…. nessuno passerà mai a ritirarla.

Hanno forse trovato altro” – si è detto il Turitopo, dimenticandosi subito dopo dell’avvenimento e felice perché Topolinia ha tanti imprenditori disponibili a sposare un progetto di cooperazione con i blacktopi - “peccato che mi abbiano fatto lavorare per niente, ma pazienza, per Topolinia questo e altro!”

Passa qualche giorno e il Turitopo incontra il giovane cooperatore. Naturalmente gli chiede se il progetto è poi stato presentato e se abbiano trovato qualche altro partner privato. Il giovane cooperatore gli dice che, quel giorno fatidico, Faccia da Bambi è stato interpellato telefonicamente per informarlo della disponibilità di partnership e che ha vietato qualunque collaborazione, preferendo spedire il progetto privo del contributo del partner privato. Che peraltro non era stato capace di trovare, nonostante il fervere di attività edilizie a Topolinia e le interessanti realizzazioni della Mangiatoia srl.

Vedremo se il progetto sarà finanziato o no, anche in assenza di un importante requisito, ma voi dareste il vostro condominio da amministrare a un soggetto del genere di Faccia da Bambi?

Pippo

PS E’ tutto vero.

martedì 31 maggio 2011

CAMBIA IL VENTO A TOPOLINIA?


Manovre di basso cabotaggio fra topi in panne

logo-topolini2L’assessore al Niente appena licenziata da Sua Nullità è ancora lì che si chiede come sia successo e che cosa le manchi oltre allo stipendio, ma già una nuova vicenda scuote gli animi dei topolini tremebondi: è partita la corsa alle alleanze per dare a Topolinia un degno successore a Sua Nullità.
I candidati si stanno sgomitando fra loro, si promettono tutto e il suo contrario, fanno patti e li disattendono, evocano scenari apocalittici se non saranno loro a vincere, proprio come loro ben più illustri epigoni.
I topolini guardano ai cambiamenti che stanno avvenendo in giro e si domandano se non sia possibile fare la stessa cosa nelle loro città, vuoi vedere? I Topoloni allora si preoccupano sempre più e vanno in giro senza costrutto, così, solo per fare del movimento, per farsi vedere.
Minnie non ha ancora finito di blandire i commercianti che già arriva Topolò, con il suo bel fare e la seduttività a mille, a sbaciucchiarli moderatamente con piccoli languori e profumi di formaggi.
Dicono, decidono, promettono, si impegnano e… del formaggio i commercianti vedono solo i buchi.
Però sembrano essere felici lo stesso, nell’allegro mondo di Topolinia, e si lamentano ogni tanto, ma poi non fanno nulla se non ripetere che sono tutti uguali e che tutto il mondo ce l’ha con loro. Lo stesso per le associazioni topolinesche, comprate e vendute con piccoli contributi che servono a tenerle in vita, ma sempre in una condizione pre-comatosa, per evitare che si rinforzino e diventino pericolosamente critiche e autonome.

Vedi piccoli ras topoloni che di solito si danno delle arie, guardandosi intorno smarriti, con in corpo la paura che il vento stia  cambiando e che i loro consueti padrini potrebbero venire meno, come sta accadendo in altre parti della Paperonia. I più ingenui si fanno riconoscere perché balzano da un topo all’altro nella speranza oggi che almeno uno di quelli a cui leccano le orecchie sia quello giusto domani, fanno perfino pena e suscitano un po’ di ribrezzo per quella pelliccia oramai consumata, i baffetti sporchi npn di marmellata per il troppo leccare e la coda che striscia sistematicamente per terra in segno di deferenza per il possibile potente di turno.

Poi c’è Faccia da Bambi: patetico nella sua ricerca di una legittimazione topolare partitesca, trottola fra le trottole, cinismo che fuoriesce da tutti i pori, candidato anche lui per il prestigioso Premio Riconoscenza che si pensa di portare a Topolinia nei prossimi anni, visti i numerosi candidati che provengono dal passato e i molti che si scopriranno tali fra qualche mese.

Gli unici che se la passano bene sono i topi della Mangiatoia srl: se cambia il vento al massimo dovranno respirare un po’ di quell’aria tossica che arriva dal nuovo inceneritore che Cucù e la Diavoletta hanno regalato a Topolinia. Saranno in buona compagnia, i topolini faranno anche loro da filtro con i loro polmoni e spereranno che diventino robusti come i loro stomaci. Capaci di digerire una mediocrità e dosi di opportunismo che ammazzerebbero qualunque roditore al mondo.
Se il vento non cambierà quelli della Mangiatoia srl avranno pur sempre il gruzzolo: gliel’ha dato Faccia da Bambi… e fino al 2020!

Pippo

venerdì 20 maggio 2011

TOPOLINIA: LE ELEZIONI ALLE PORTE


Al via la campagna elettorale dei topoloni.
Caccia all’ultimo voto: cittadini terrorizzati

Topolino stecchitoA quasi un anno dalle prossime elezioni è caccia grossa a Topolinia. Dopo il licenziamento dell’assessore al Nulla, trema quello al Niente. Di freddo, per via del gelo che circonda Faccia da Bambi e Steve Omnibus, ai ferri corti più che mai e impegnati in una singolare gara di sgomitamento a cui il loro mentore Topolin assiste impotente. Sono arrivati a premiare bambini andandoci in due, facendosi scudo delle loro prerogative nobiliari, proprio come quei detenuti che – incatenati insieme per i piedi – sono costretti a muoversi in sincrono e a non separarsi mai.

Il partito di Topolin celebra in assemblee pubbliche le meraviglie delle cose che sono state fatte quando – per fortuna per Topolinia – stavano all’opposizione, fingendo di non saperlo più (gli smemorati di Topolasco): per cerimoniere il minitopo e officianti pensierosi e meditabondi che dovrebbero spiegare cosa hanno combinato in passato e come sono riusciti a farla franca. Ma non importa, tutti lì a pucciare il biscottino topolino.

Nel mentre, inaugurazioni a go go, varianti sacre e profane, TAV e non TAV,  Municipi confermati e smentiti, inceneritori che sorgono con la benedizione della Diavoletta e dei suoi amici, timidi accenni di promesse impossibili, scene di nervosismo, sgambetti e sgomitate. Anche alla Mangiatoia spa si stanno preparando, solo che non hanno ancora chiaro per chi. Su tutto l’incubo delle topolarie. Si tratta di strane pratiche, per fortuna in uso solo a Topolinia, che si mettono in campo solo quanto conviene ai topolini che comandano: dicono che si tratta della topocrazia più genuina e provano a estromettere così i possibili competitori politici.

Se pensano di non farcela, improvvisamente le topolarie non servono più e tutti i topolini con boccuccia a lutto spiegano che non sembravano opportune.
Eh già, sono furbi i topoloni, mentre preparano le battute di caccia all’ultimo voto, spaventando i cittadini indifesi, già pensando a come accomodarsi per il prossimo giro pensando che ancora una volta vinceranno i creduloni. Speriamo che continuino a pensarla così.

Pippo

sabato 14 maggio 2011

TOPOLINIA: CREPE


Pericolose smagliature nella sceneggiata topolese
Una nullità dimette l’altra

crepe3 Così come a Paperonia le cose cominciano a non andare più così lisce come da troppo tempo accadeva, anche a Topolinia si colgono segni di risveglio e pericolosi scricchiolii nella già fragile impalcatura del potere locale.
Preceduto dalle solite illazioni e pettegolezzi, il topocapo – amabilmente definito “Sua Nullità” a testimoniarne insieme la capacità di lavoro e la vocazione al comando regale, anche se con metodi non sempre urbani e limpidi - ha fatto fuori una delle sue collaboratrici topoline di cui mi ero occupato da poco. Non me ne ero occupato prima perché mi ero dimenticato che esistesse, invece era solo impegnata ad fare di tutto per lasciare traccia del suo passaggio (e degli emolumenti incassati) nel Municipio di Topolina.
Sarà la storia a dire se ce l’ha fatta, certo il siluramento l’ha resa meno inutile.

Avrebbe, pare, dovuto occuparsi del personale dei topodipendenti della città, ma Sua Nullità non ne era soddisfatto: infatti, avendo assegnato alla Mangiatoia Spa tutte le attività che potevano motivare i dipendenti, essi non sono particolarmente solerti e pronti ad adorare lui e la sua corte, cominciano ad accorgersene anche i cittadini. Se ne accorgono anche Faccia da Bambi (che oramai parla con lingua biforcuta del suo sindaco, giusto per non smentirsi e non fare differenze con quello di prima, il suo miracolatore) e il Topo Gigi, già rassegnato a consumare le ultime cartucce per parare i colpi dei clienti del suo capo e ridimensionare i danni delle sue sparate, a cominciare dal municipio nel parco: incarico lucroso ad amici, articolone sul giornale, smentita forse, negazione di aver mai fatto qualcosa del genere.

Così adesso dei dipendenti se ne occuperà direttamente Sua Nullità, amabilmente assistito da cortigiani e cortigiane che già molto bene hanno fatto in questi anni, alcuni ex sindacalisti, come nella migliore tradizione post comunista, altre importate per l’occasione. Se i suoi topolini glielo permetteranno, naturalmente, e non è detto che sarà così.

Perché oramai a Topolinia c’è un’aria da fine dell’impero che consola: gente che accoltella il migliore amico perché qualcuno gli ha promesso un posto al sole al prossimo giro, nemici storici tornati improvvisamente amici di formaggio, alleanze politiche che nascono e muoiono nello spazio di un mattino. Topolin che fa finta di contare qualcosa e scrive cavolate quando il suo burattinaio lo lascia un po’ tranquillo, ricatti e ricattini in coerenza con lo stile oramai novennale imposto da Sua Nullità e volentieri adottato dai sedicenti democratici.

E poi un convitato di pietra.

Pippo

lunedì 9 maggio 2011

TOPOLINIA: ARIA PESANTE


Un tuffo nel passato: tornano i bei tempi andati

topolino_1_big (1) Baruffe nell’aria a Topolinia. Oramai è di pubblico dominio: anche i più tonti fra i topolini si sono accorti che il topocapo - quello che temevano più per le velate e convincenti minacce con cui tratta i suoi che per l’autorevolezza - è un pupazzo e che i suoi cortigiani non hanno neppure la decenza di aspettare la sua fine per sbranarsi fra loro contendendosi le sue spoglie. Allora gli tendono i tranelli, lo ricattano e minacciano anche solo per dimostrargli che hanno imparato bene le sue tecniche. Defilato Topolin, potente segretario del partito del topocapo, che non sa che pesci pigliare, ma soprattutto che, non avendo ancora capito chi vince, cerca di tenersi equidistante: non si sa mai! Per lui parla l’altro genio della politica di Topolinia, ora imboscato a far danni altrove.

Faccia da Bambi, a cui fa difetto la voglia di lavorare ma non l‘astuzia, si fa forte dell'altro suo incarico da 35.000 dollari l’anno a Topolandia (naturalmente ottenuto per merito, mica per aderenze politiche!) per starsene il più possibile lontano dal topocapo: non porta bene girare con quasi cadaveri, sporca l’immagine che invece va rigenerata dopo le non brillantissime performances di questi anni. Anche lui deve ripararsi dagli agguati, sono in parecchi a volersi liberare di lui, magari per prendere il suo posto. In comune la militanza politica e la sua stessa inconsistenza.

La Diavoletta guarda il camino fallico dell'inceneritore - oops! termovalorizzatore - che ha portato a Topolinia, inorgoglita e segretamente vogliosa di un altro giro. Non di giostra, di poltrone. Se la dovrà vedere con Arabella più lanciata che mai a distribuire le briciole del loro banchetto ai mercanti del centro che ancora le dessero credito. Se questi ultimi potessero trovare un po' di pace gliene sarebbero grati, ma ci pensa capitan Cocoricò a sconvolgere la viabilità cittadina e i loro sonni tranquilli. In compenso possono dormire di giorno, visto che i clienti spaventati dalle gimkane si guardano bene dal mettere piede nei loro negozi. Gli assessori al niente e al nulla continuano a svolgere bene le loro deleghe, su di loro non si può davvero eccepire, così come pare che occupino con diligenza gli uffici di cui dispongono presso il municipio di Topolinia.

Solo Steve Omnibus si aggira con sguardo smarrito per le scuole a caccia di maestre che, in cambio di una coccola o di una promessina, si facciano trattare come delle deficienti da lui. Il problema è che, nel lungo periodo, ci va anche un po' di sostanza e quella non basta dichiarare di avercela. Solo il Topo Gigi ostenta olimpica tranquillità: sa che il topocapo non l'ha mai amato e che si sarebbe liberato di lui volentieri da tempo. Adesso non può più farlo, Topo Gigi lo sa e... si occupa delle sue varianti guardando dall'alto i movimenti della piazza principale di Topolinia.

Eh già, sembrano proprio tornati i bei tempi in cui il sindaco era ostaggio dei metodi che lui e il suo partito avevano costruito, i tempi in cui solo parlare di numero legale nel parlamentino topolesco produceva toccatine sospette laggiù in basso. I tempi in cui si tramava in piazza e negli anfratti, si mandavano "segnali" e si tessevano trame non sempre inconsistenti.
Insomma, è in atto a Topolinia un bel tuffo nel passato.
Solo che allora gli attori avevano una loro consistenza, eppure sappiamo com'è finita. Quelli di oggi no.

Pippo

martedì 3 maggio 2011

TOPOLINIA: PIU' POSTI PER TUTTI!


Ricompaiono in città i topominchia, è contagio?
La promessa di un posto non si nega a nessuno

topolino_bA Topolinia le elezioni si avvicinano e comincia a serpeggiare il nervosismo. Comprensibile, visti i disastri fin qui combinati, le prebende distribuite, le difficoltà di percorso nel varo delle varianti, sacre e profane. I topoloni hanno voglia di esserci ancora a vanno a caccia dei padrini che meglio possono garantire loro questa possibilità. Esserci per fare cosa? Servire la collettività? Fare qualcosa di utile per Topolinia? Ma dai!
Dato che è cominciata la corsa a piazzarsi, ecco che si alza il livello delle ostilità da parte dei topoloni, che si giocano il tutto per tutto. Rispuntano i topominchia, grandi topi (quasi tutti di sesso maschile) dalla forma affusolata, col collo pronunciato, l’aspetto di chi sta fiutando l’aria e una testolina che ricorda altri attributi. Ma non è l’aspetto fisico a distinguere il topominchia dagli altri suoi simili, è la splendida attitudine a farsi promettere di tutto e di più da chi aspira a essere da loro sostenuto al prossimo giro di elezioni.

Se sostieni il mio candidato ti faccio assessore”, pare dica Topolin, nuova autorità politica locale, alla fanciulla un po’ defilata che comincia a chiedersi che cosa ci sta a fare lì. Gli fa eco la topolina diavoletta che, tornata di moda, non vuole certo farsi mettere da parte dal primo topolino che passa. Dopo tutto quello che ha fatto per la sua città, che diamine!
Se ti dai una calmata e rientri nei ranghi, la prossima volta ti facciamo presidente del consiglio comunale”, dice uno dei boss con sguardo da cerbiatto al riottoso borgataro che si sente in imbarazzo quando guarda la ciminiera dell’impianto che ha contribuito a regalare ai suoi concittadini topolini un po’ sempliciotti. Lui, come d’incanto, torna mansueto come quando gli spiegavano che era tutto bello e pulito e che, fra la Città della Salute e un bell’impianto per bruciare rifiuti, era di gran lunga preferibile la prima. Solo che poi si sono trovati la seconda…
Se vieni con me, ci sono tutti i posti di sottogoverno, incluso quello alla Mangiatoia srl, e vedrai quante belle cose che possiamo fare”, cantano in coro i topolini semper fideles, ognuno a caccia di visibilità e di qualche riconoscimento non si sa bene perché e per cosa.

Ma poi, tutti alla cena della legalità, a discettare che a Paperonia c’è bisogno di un po’ di meritocrazia, sennò i nostri giovani…

Pippo