Topolinia è dovunque, i topolini anche. Lo stesso per i topoloni che stanno al governo e per i loro elettori fessacchiotti che continuano a votarli. Questo blog racconta le loro gesta.

BTemplates.com

Powered by Blogger.

mercoledì 29 giugno 2011

TOPOLINIA: GEMELLAGGIO CON AZZARDO


Malavita organizzata, amicizia fra i popoli e politica della tavola
Cena con brivido

banda-bassotti Avete presente quelle visite guidate ai luoghi della camorra che eccitano i turisti del nord Europa che vanno al mare in meridione e cercano qualche brivido supplementare? Come anche le escursioni nelle grotte di Napoli, piuttosto che nella Transilvania del Conte Dracula?
Bene, anche Topolinia ha nuove attrazioni turistiche capaci di concorrere a garantire un brivido eccitante ai visitatori stranieri della ridente cittadina.
L’hanno sperimentato alcuni amministratori di comuni gemellati con Topolinia in visita pastorale non molto tempo fa. Ma prima l’antefatto.

martedì 7 giugno 2011

TOPOLINIA: FACCIA DA BAMBI E LE SUE MISERIE


Dareste il condominio da amministrare a questo topo?
La meschinità che diventa danno

topi05 Sentite questa. A Topolinia davvero non si fanno mancare nulla… e allora accade che il Municipio decida di partecipare  a un bando pubblico per ottenere dei fondi per cooperare con i blacktopi un po’ in difficoltà.
Così Sua Nullità e la sua corte possono andare a spasso per l’Africa a esibire le loro qualità topolesche. Ma andiamo oltre...
... accade che Turitopo, a pochi minuti della scadenza del termine per la presentazione delle domande, riceva una telefonata da uno dei cooperatori. Quest’ultimo sa che Turitopo è il responsabile legale di un pool di imprese e che può, perciò, attivarsi alla veloce, come solo un topolino un po’ sciocco sa fare. Gli chiedeva di trovare una ditta che accettasse di essere sponsor privato del progetto, qualità che avrebbe aumentato il punteggio e quindi migliorato le possibilità di successo dell’impresa. Turitopo, che è un po’ scemo, offre subito al sua disponibilità e prepara la documentazione necessaria, ma…. nessuno passerà mai a ritirarla.

Hanno forse trovato altro” – si è detto il Turitopo, dimenticandosi subito dopo dell’avvenimento e felice perché Topolinia ha tanti imprenditori disponibili a sposare un progetto di cooperazione con i blacktopi - “peccato che mi abbiano fatto lavorare per niente, ma pazienza, per Topolinia questo e altro!”

Passa qualche giorno e il Turitopo incontra il giovane cooperatore. Naturalmente gli chiede se il progetto è poi stato presentato e se abbiano trovato qualche altro partner privato. Il giovane cooperatore gli dice che, quel giorno fatidico, Faccia da Bambi è stato interpellato telefonicamente per informarlo della disponibilità di partnership e che ha vietato qualunque collaborazione, preferendo spedire il progetto privo del contributo del partner privato. Che peraltro non era stato capace di trovare, nonostante il fervere di attività edilizie a Topolinia e le interessanti realizzazioni della Mangiatoia srl.

Vedremo se il progetto sarà finanziato o no, anche in assenza di un importante requisito, ma voi dareste il vostro condominio da amministrare a un soggetto del genere di Faccia da Bambi?

Pippo

PS E’ tutto vero.

martedì 31 maggio 2011

CAMBIA IL VENTO A TOPOLINIA?


Manovre di basso cabotaggio fra topi in panne

logo-topolini2L’assessore al Niente appena licenziata da Sua Nullità è ancora lì che si chiede come sia successo e che cosa le manchi oltre allo stipendio, ma già una nuova vicenda scuote gli animi dei topolini tremebondi: è partita la corsa alle alleanze per dare a Topolinia un degno successore a Sua Nullità.
I candidati si stanno sgomitando fra loro, si promettono tutto e il suo contrario, fanno patti e li disattendono, evocano scenari apocalittici se non saranno loro a vincere, proprio come loro ben più illustri epigoni.
I topolini guardano ai cambiamenti che stanno avvenendo in giro e si domandano se non sia possibile fare la stessa cosa nelle loro città, vuoi vedere? I Topoloni allora si preoccupano sempre più e vanno in giro senza costrutto, così, solo per fare del movimento, per farsi vedere.
Minnie non ha ancora finito di blandire i commercianti che già arriva Topolò, con il suo bel fare e la seduttività a mille, a sbaciucchiarli moderatamente con piccoli languori e profumi di formaggi.
Dicono, decidono, promettono, si impegnano e… del formaggio i commercianti vedono solo i buchi.
Però sembrano essere felici lo stesso, nell’allegro mondo di Topolinia, e si lamentano ogni tanto, ma poi non fanno nulla se non ripetere che sono tutti uguali e che tutto il mondo ce l’ha con loro. Lo stesso per le associazioni topolinesche, comprate e vendute con piccoli contributi che servono a tenerle in vita, ma sempre in una condizione pre-comatosa, per evitare che si rinforzino e diventino pericolosamente critiche e autonome.

Vedi piccoli ras topoloni che di solito si danno delle arie, guardandosi intorno smarriti, con in corpo la paura che il vento stia  cambiando e che i loro consueti padrini potrebbero venire meno, come sta accadendo in altre parti della Paperonia. I più ingenui si fanno riconoscere perché balzano da un topo all’altro nella speranza oggi che almeno uno di quelli a cui leccano le orecchie sia quello giusto domani, fanno perfino pena e suscitano un po’ di ribrezzo per quella pelliccia oramai consumata, i baffetti sporchi npn di marmellata per il troppo leccare e la coda che striscia sistematicamente per terra in segno di deferenza per il possibile potente di turno.

Poi c’è Faccia da Bambi: patetico nella sua ricerca di una legittimazione topolare partitesca, trottola fra le trottole, cinismo che fuoriesce da tutti i pori, candidato anche lui per il prestigioso Premio Riconoscenza che si pensa di portare a Topolinia nei prossimi anni, visti i numerosi candidati che provengono dal passato e i molti che si scopriranno tali fra qualche mese.

Gli unici che se la passano bene sono i topi della Mangiatoia srl: se cambia il vento al massimo dovranno respirare un po’ di quell’aria tossica che arriva dal nuovo inceneritore che Cucù e la Diavoletta hanno regalato a Topolinia. Saranno in buona compagnia, i topolini faranno anche loro da filtro con i loro polmoni e spereranno che diventino robusti come i loro stomaci. Capaci di digerire una mediocrità e dosi di opportunismo che ammazzerebbero qualunque roditore al mondo.
Se il vento non cambierà quelli della Mangiatoia srl avranno pur sempre il gruzzolo: gliel’ha dato Faccia da Bambi… e fino al 2020!

Pippo

venerdì 20 maggio 2011

TOPOLINIA: LE ELEZIONI ALLE PORTE


Al via la campagna elettorale dei topoloni.
Caccia all’ultimo voto: cittadini terrorizzati

Topolino stecchitoA quasi un anno dalle prossime elezioni è caccia grossa a Topolinia. Dopo il licenziamento dell’assessore al Nulla, trema quello al Niente. Di freddo, per via del gelo che circonda Faccia da Bambi e Steve Omnibus, ai ferri corti più che mai e impegnati in una singolare gara di sgomitamento a cui il loro mentore Topolin assiste impotente. Sono arrivati a premiare bambini andandoci in due, facendosi scudo delle loro prerogative nobiliari, proprio come quei detenuti che – incatenati insieme per i piedi – sono costretti a muoversi in sincrono e a non separarsi mai.

Il partito di Topolin celebra in assemblee pubbliche le meraviglie delle cose che sono state fatte quando – per fortuna per Topolinia – stavano all’opposizione, fingendo di non saperlo più (gli smemorati di Topolasco): per cerimoniere il minitopo e officianti pensierosi e meditabondi che dovrebbero spiegare cosa hanno combinato in passato e come sono riusciti a farla franca. Ma non importa, tutti lì a pucciare il biscottino topolino.

Nel mentre, inaugurazioni a go go, varianti sacre e profane, TAV e non TAV,  Municipi confermati e smentiti, inceneritori che sorgono con la benedizione della Diavoletta e dei suoi amici, timidi accenni di promesse impossibili, scene di nervosismo, sgambetti e sgomitate. Anche alla Mangiatoia spa si stanno preparando, solo che non hanno ancora chiaro per chi. Su tutto l’incubo delle topolarie. Si tratta di strane pratiche, per fortuna in uso solo a Topolinia, che si mettono in campo solo quanto conviene ai topolini che comandano: dicono che si tratta della topocrazia più genuina e provano a estromettere così i possibili competitori politici.

Se pensano di non farcela, improvvisamente le topolarie non servono più e tutti i topolini con boccuccia a lutto spiegano che non sembravano opportune.
Eh già, sono furbi i topoloni, mentre preparano le battute di caccia all’ultimo voto, spaventando i cittadini indifesi, già pensando a come accomodarsi per il prossimo giro pensando che ancora una volta vinceranno i creduloni. Speriamo che continuino a pensarla così.

Pippo

sabato 14 maggio 2011

TOPOLINIA: CREPE


Pericolose smagliature nella sceneggiata topolese
Una nullità dimette l’altra

crepe3 Così come a Paperonia le cose cominciano a non andare più così lisce come da troppo tempo accadeva, anche a Topolinia si colgono segni di risveglio e pericolosi scricchiolii nella già fragile impalcatura del potere locale.
Preceduto dalle solite illazioni e pettegolezzi, il topocapo – amabilmente definito “Sua Nullità” a testimoniarne insieme la capacità di lavoro e la vocazione al comando regale, anche se con metodi non sempre urbani e limpidi - ha fatto fuori una delle sue collaboratrici topoline di cui mi ero occupato da poco. Non me ne ero occupato prima perché mi ero dimenticato che esistesse, invece era solo impegnata ad fare di tutto per lasciare traccia del suo passaggio (e degli emolumenti incassati) nel Municipio di Topolina.
Sarà la storia a dire se ce l’ha fatta, certo il siluramento l’ha resa meno inutile.

Avrebbe, pare, dovuto occuparsi del personale dei topodipendenti della città, ma Sua Nullità non ne era soddisfatto: infatti, avendo assegnato alla Mangiatoia Spa tutte le attività che potevano motivare i dipendenti, essi non sono particolarmente solerti e pronti ad adorare lui e la sua corte, cominciano ad accorgersene anche i cittadini. Se ne accorgono anche Faccia da Bambi (che oramai parla con lingua biforcuta del suo sindaco, giusto per non smentirsi e non fare differenze con quello di prima, il suo miracolatore) e il Topo Gigi, già rassegnato a consumare le ultime cartucce per parare i colpi dei clienti del suo capo e ridimensionare i danni delle sue sparate, a cominciare dal municipio nel parco: incarico lucroso ad amici, articolone sul giornale, smentita forse, negazione di aver mai fatto qualcosa del genere.

Così adesso dei dipendenti se ne occuperà direttamente Sua Nullità, amabilmente assistito da cortigiani e cortigiane che già molto bene hanno fatto in questi anni, alcuni ex sindacalisti, come nella migliore tradizione post comunista, altre importate per l’occasione. Se i suoi topolini glielo permetteranno, naturalmente, e non è detto che sarà così.

Perché oramai a Topolinia c’è un’aria da fine dell’impero che consola: gente che accoltella il migliore amico perché qualcuno gli ha promesso un posto al sole al prossimo giro, nemici storici tornati improvvisamente amici di formaggio, alleanze politiche che nascono e muoiono nello spazio di un mattino. Topolin che fa finta di contare qualcosa e scrive cavolate quando il suo burattinaio lo lascia un po’ tranquillo, ricatti e ricattini in coerenza con lo stile oramai novennale imposto da Sua Nullità e volentieri adottato dai sedicenti democratici.

E poi un convitato di pietra.

Pippo

lunedì 9 maggio 2011

TOPOLINIA: ARIA PESANTE


Un tuffo nel passato: tornano i bei tempi andati

topolino_1_big (1) Baruffe nell’aria a Topolinia. Oramai è di pubblico dominio: anche i più tonti fra i topolini si sono accorti che il topocapo - quello che temevano più per le velate e convincenti minacce con cui tratta i suoi che per l’autorevolezza - è un pupazzo e che i suoi cortigiani non hanno neppure la decenza di aspettare la sua fine per sbranarsi fra loro contendendosi le sue spoglie. Allora gli tendono i tranelli, lo ricattano e minacciano anche solo per dimostrargli che hanno imparato bene le sue tecniche. Defilato Topolin, potente segretario del partito del topocapo, che non sa che pesci pigliare, ma soprattutto che, non avendo ancora capito chi vince, cerca di tenersi equidistante: non si sa mai! Per lui parla l’altro genio della politica di Topolinia, ora imboscato a far danni altrove.

Faccia da Bambi, a cui fa difetto la voglia di lavorare ma non l‘astuzia, si fa forte dell'altro suo incarico da 35.000 dollari l’anno a Topolandia (naturalmente ottenuto per merito, mica per aderenze politiche!) per starsene il più possibile lontano dal topocapo: non porta bene girare con quasi cadaveri, sporca l’immagine che invece va rigenerata dopo le non brillantissime performances di questi anni. Anche lui deve ripararsi dagli agguati, sono in parecchi a volersi liberare di lui, magari per prendere il suo posto. In comune la militanza politica e la sua stessa inconsistenza.

La Diavoletta guarda il camino fallico dell'inceneritore - oops! termovalorizzatore - che ha portato a Topolinia, inorgoglita e segretamente vogliosa di un altro giro. Non di giostra, di poltrone. Se la dovrà vedere con Arabella più lanciata che mai a distribuire le briciole del loro banchetto ai mercanti del centro che ancora le dessero credito. Se questi ultimi potessero trovare un po' di pace gliene sarebbero grati, ma ci pensa capitan Cocoricò a sconvolgere la viabilità cittadina e i loro sonni tranquilli. In compenso possono dormire di giorno, visto che i clienti spaventati dalle gimkane si guardano bene dal mettere piede nei loro negozi. Gli assessori al niente e al nulla continuano a svolgere bene le loro deleghe, su di loro non si può davvero eccepire, così come pare che occupino con diligenza gli uffici di cui dispongono presso il municipio di Topolinia.

Solo Steve Omnibus si aggira con sguardo smarrito per le scuole a caccia di maestre che, in cambio di una coccola o di una promessina, si facciano trattare come delle deficienti da lui. Il problema è che, nel lungo periodo, ci va anche un po' di sostanza e quella non basta dichiarare di avercela. Solo il Topo Gigi ostenta olimpica tranquillità: sa che il topocapo non l'ha mai amato e che si sarebbe liberato di lui volentieri da tempo. Adesso non può più farlo, Topo Gigi lo sa e... si occupa delle sue varianti guardando dall'alto i movimenti della piazza principale di Topolinia.

Eh già, sembrano proprio tornati i bei tempi in cui il sindaco era ostaggio dei metodi che lui e il suo partito avevano costruito, i tempi in cui solo parlare di numero legale nel parlamentino topolesco produceva toccatine sospette laggiù in basso. I tempi in cui si tramava in piazza e negli anfratti, si mandavano "segnali" e si tessevano trame non sempre inconsistenti.
Insomma, è in atto a Topolinia un bel tuffo nel passato.
Solo che allora gli attori avevano una loro consistenza, eppure sappiamo com'è finita. Quelli di oggi no.

Pippo

martedì 3 maggio 2011

TOPOLINIA: PIU' POSTI PER TUTTI!


Ricompaiono in città i topominchia, è contagio?
La promessa di un posto non si nega a nessuno

topolino_bA Topolinia le elezioni si avvicinano e comincia a serpeggiare il nervosismo. Comprensibile, visti i disastri fin qui combinati, le prebende distribuite, le difficoltà di percorso nel varo delle varianti, sacre e profane. I topoloni hanno voglia di esserci ancora a vanno a caccia dei padrini che meglio possono garantire loro questa possibilità. Esserci per fare cosa? Servire la collettività? Fare qualcosa di utile per Topolinia? Ma dai!
Dato che è cominciata la corsa a piazzarsi, ecco che si alza il livello delle ostilità da parte dei topoloni, che si giocano il tutto per tutto. Rispuntano i topominchia, grandi topi (quasi tutti di sesso maschile) dalla forma affusolata, col collo pronunciato, l’aspetto di chi sta fiutando l’aria e una testolina che ricorda altri attributi. Ma non è l’aspetto fisico a distinguere il topominchia dagli altri suoi simili, è la splendida attitudine a farsi promettere di tutto e di più da chi aspira a essere da loro sostenuto al prossimo giro di elezioni.

Se sostieni il mio candidato ti faccio assessore”, pare dica Topolin, nuova autorità politica locale, alla fanciulla un po’ defilata che comincia a chiedersi che cosa ci sta a fare lì. Gli fa eco la topolina diavoletta che, tornata di moda, non vuole certo farsi mettere da parte dal primo topolino che passa. Dopo tutto quello che ha fatto per la sua città, che diamine!
Se ti dai una calmata e rientri nei ranghi, la prossima volta ti facciamo presidente del consiglio comunale”, dice uno dei boss con sguardo da cerbiatto al riottoso borgataro che si sente in imbarazzo quando guarda la ciminiera dell’impianto che ha contribuito a regalare ai suoi concittadini topolini un po’ sempliciotti. Lui, come d’incanto, torna mansueto come quando gli spiegavano che era tutto bello e pulito e che, fra la Città della Salute e un bell’impianto per bruciare rifiuti, era di gran lunga preferibile la prima. Solo che poi si sono trovati la seconda…
Se vieni con me, ci sono tutti i posti di sottogoverno, incluso quello alla Mangiatoia srl, e vedrai quante belle cose che possiamo fare”, cantano in coro i topolini semper fideles, ognuno a caccia di visibilità e di qualche riconoscimento non si sa bene perché e per cosa.

Ma poi, tutti alla cena della legalità, a discettare che a Paperonia c’è bisogno di un po’ di meritocrazia, sennò i nostri giovani…

Pippo

giovedì 21 aprile 2011

TOPOLINIA, E' PASQUA!


Panico in città: sorprese in arrivo nell'uovo di Pasqua.

La Pasqua si avvicina anche nella ridente città di Topolinia. I piccoli topolini si chiedono quale sarà la sorpresa che troveranno nell'ovetto di cioccolato che riceveranno al termine del ricco pranzo famigliare a base di agnello arrosto e lasagne al forno, così gli avanzi vanno bene per il pic-nic di Pasquetta.

Alcuni di loro - i più accorti e lungimiranti - si preoccupano, perché oramai sanno che a Topolinia tutte le volte che si parla di sorprese è perché stanno confezionando un bidone: hanno imparato da Paperopoli che il linguaggio può servire meglio di altre cose a confondere le idee ai topolini ingenui e candidi, sanno che finiranno per pagare loro, anche se non sanno ancora come e quanto. Quindi l'apertura degli ovetti avviene sempre con un misto di suspence, avvertenza di una sciagura in arrivo, felicità curiosa di sapere che cosa succederà. Un anticipo l'hanno già avuto dal governo di Paperonia che sta lavorando a smontare un referendum che i topolini - finalmente rinsaviti - aspettavano con ansia per tornare a giocare alla democrazia.
I topolini hanno pagato e ancora pagano lo stipendio a una amministratrice con delega al Nulla, la Tesorucci, ne pagano un'altra con delega all'Ignoto, si accorgono che il suo operato confligge con il Nulla della Tesorucci e non si capisce più niente, perché anche al Niente c'è un assessorato, ricoperto da un altro topolino, anche lui pagato dai cittadini di Topolinia: si chiama Topogreco e si occupa anche di alta politica. Al Niente si aggiunge perciò anche il cazzeggio della guerra per bande che travaglia la vita politica di Paperonia e anche di Topolinia.
Topo Gigi - altro valente amministratore dei topolini - fa varianti, sacre e profane, sperando che almeno una gli porti la gloria e la fama che crede di meritare. Si guarda le spalle dalle manovre politiche topolinesche perché teme qualche coltellata di troppo. Faccia da Bambi coltiva i suoi due incarichi politici (di lavoro vero neanche a parlarne, quello è per i fessi che ne trovano uno) e ciancia di legalità sputtanando la parola e il senso alto della stessa. Si guarda in cagnesco con Steve Omnibus, anche lui in tono minore perché non sa più come continuare a fare il piacione con le topoline maestre a Topolinia. Teme la concorrenza di un gradito ritorno, quello della Diavoletta che, dopo aver regalato a Topolinia un impianto di pregio dalla ciminiera fallica e di cui tutti vanno fieri, ci vuole chiudere in bellezza la sua proficua carriera politica.

Non è un gran momento per gli assessori con l'accento finale: del primo abbiamo già detto, degli altri due possono meglio dire i topolini che scorrazzano liberi in città divertendosi ogni giorno a scoprire un modo diverso per circumnavigarla senza riuscire ad entrarci dentro. Eh già, perché a Topolinia la viabilità è così ben organizzata che, se ci entri, non ne esci più. Se sei fuori, col cavolo che riesci ad entrarci!
Poi c'è il minitopo che li sovrintende, ma non è più un pericolo: la sorpresa di quello che sa fare i topolini l'hanno già avuta... e senza aspettare Pasqua.

Buona Pasqua a tutti e che le sorprese nell'uovo siano di vostro gradimento!

Pippo

mercoledì 13 aprile 2011

TOPOLINIA: ARRIVA L’INCENERITORE


La città in festa, manifestazioni di giubili fra i topolini
Finalmente dalle parole ai fatti: l’inceneritore c’è!

inceneritore1 Grande festa a Topolinia. Finalmente una parte del suo orizzonte, quello verso sud ovest, è occupato dal comignolo altissimo del nuovo inceneritore. Ancora non funziona, ma i topolini lo possono già vedere e ammirare in tutto il suo splendore… e ne sono felici. L’hanno fortemente voluto, ma così tanto che hanno continuato a votare quelli che glielo hanno voluto costruire. E ancora continueranno  votarli, a quanto si dice.

Oltretutto i topolini sono contenti perché l’hanno fatto bello grosso, così ci vengono a portare i rifiuti da tutta Paperonia: anche questo è turismo, anche questo fa bene all’economia di Topolinia, non bisogna fare troppo gli schizzinosi, specialmente di questi tempi. Il topo Gigi si lecca i baffi al pensiero della pioggia di danaro (per adesso virtuale) promesso a Topolinia in cambio dell’accettazione dell’inceneritore, Faccia da Bambi e la Mangiatoia S.p.a. già vibrano di piacere, il primo pensando a una lussuosa campagna elettorale, la seconda agli incarichi lucrosi che potrà distribuire senza controllo.


Tutto in regola e tutto con fondi pubblici, quelli dei topolini che pagano e pagano, contenti e felici di essere all’avanguardia, al passo coi tempi e, ancora una volta, pronti a bersele tutte. Compresa l’ostilità dei loro due rappresentanti eletti nel parlamentino di Topolinia, che si sono puntualmente allontanati dall’aula al momento del voto, salvo sostenere il minitopo e la sua cricca che ha voluto e realizzato tutto ciò che serviva per fare l’impianto: ai loro concittadini distratti vendono un’altra versione e loro se la bevono, adesso con l’inceneritore davanti a casa, dunque finalmente serviti come si deve.

Che bello sarà, fra poco, il divertente carosello degli autocompattatori in fila lungo la tangenziale a portare il carico all’impianto. Che bello sarà per i topolini cercare con affanno la ferrovia che avrebbe dovuto togliere il traffico e i rifiuti dalla strada, come promesso sui giornali dal topo Mascetti, amico e sodale del topocapo di Topolinia. Caccia al tesoro da fare nei giorni di sottovento, quando i funi e le polveri, invece che sull’abitato di Topolinia, saranno per un po’ spostare altrove a purificare l’aria di qualche quartiere della Paperonia.

Eh già, i nostri l’hanno già fatto una volta, sostenendo che un impianto avrebbe profumato di violetta, salvo poi ammorbare mezzo mondo con puzze insopportabili. Anche sull’inceneritore dicono le stesse cose… perché il vizio non lo perdono proprio mai.

In questi anni a Topolinia hanno promesso un ospedale meraviglioso, un’università nuova che ampliasse quella che già c’è, nuove produzioni e raccontato tante palle. Oggi le palle ci sono, del resto nulla, ma una opera importante il minitopo e i suoi l’hanno portata a Topolinia: l’inceneritore: soffia su Topolinia, ma è sul territorio di Toropoli, dunque ai nostri topolini… solo le briciole e la sedia in seconda fila nelle sedi dove si conta e i nostri parvenus vengono trattati come i mentecatti della provincia.

Pippo

lunedì 4 aprile 2011

TOPOLINIA: PARTE L’OPERAZIONE EXODUS


E’ incredibile, ma è tutto vero!
La deportazione dei topolini

topolino_1_big Vi abbiamo già raccontato di come a Topolinia prosperino le gru, sempre in attività per costruire e realizzare in fretta, ovviamente tranne quando fa comodo ai costruttori in carenza da acquirenti, come testimoniano alcuni brillanti interventi praticamente fermi che svettano in città.
Il minitopo e i suoi compagni hanno sempre giustificato questa loro ansia da prestazione come la soddisfazione di una necessità quasi fisiologica di servire il popolo, di dare case alla povera ggggente, di abbattere la speculazione edilizia. D’altra parte Faccia da Bambi – alfiere della legalità – è stato delegato allo scopo. Mica scherzano a Topolinia, solo che pagano i topolini… e la pagano cara. Ecco come e perché.

Per lavare la coscienza per lo scempio del territorio in atto, la ghenga del minitopo aveva pensato di realizzare un bel palazzo di case a riscatto: anche i topolini meno abbienti avrebbero potuto avere una casa di proprietà! Un anticipo alla portata dei loro pochi risparmi di una vita e poi il resto con comodi canoni d'affitto, una pacchia! Perbacco, loro sono dalla parte dei più deboli, mica lo sono solo a parole.
Insieme alla casa virtuosa ne sorgono un’infinità di altre a prezzi di mercato e qualche volta anche di più, ma la coscienza è a posto e i topolini squittiscono contenti nel vedere come la loro città cresce bella e giusta.

Bando pubblico per l’assegnazione degli alloggi a riscatto, la casa sorge, cresce e assume la sua bella forma. Gli alloggi vengono assegnati agli aventi diritto e cominciano i traslochi. Che bello! Le case del comune sono belle colorate, tutti sono felici, Faccia da Bambi si gloria dell’operazione, insomma la valle dell’Eden. Solo che…
… la casa cade a pezzi. I nuovi assegnatari hanno appena traslocato e già si rivedono Faccia da Bambi a proporre loro di trasferirsi in altri edifici, ricominciando tutto da capo. Cosa faranno della casa appena finita e dei suoi inquilini? Si rivarrà sui costruttori il comune di Topolinia per il danno che ha creato ai cittadini assegnatari e all’immagine del Comune che aveva questo come intervento (unico) a qualificare una politica urbanistica altrimenti dissennata? Mistero, tutto sotto silenzio. Forse Faccia da Bambi pensa che potrebbero andare al Camping Manduria…

Stanno zitti anche i topolini che hanno subito il danno, a quanto pare. Si vede che non ne hanno ancora abbastanza, è la costante della Paperonia, Topolinia ne è l’immagine in piccolo.
Sento che siete vogliosi di saperne di più. Nei prossimi giorni le nuove puntate.

Pippo

martedì 22 marzo 2011

TOPOLINIA: NIENTE CARNEVALE, NON CI SONO SOLDI!


La lunga quaresima di Topolinia

Niente carnevale a Topolinia quest'anno: non ci sono soldi, sostengono il minitopo e i suoi compari, e quindi si taglia sulla festa. In fondo si tratta delle reminiscenze di feste pagane e i capi di Topolinia sono molto devoti, come si evince dai loro stili di vita e dalle varianti al piano regolatore della città.

I piccoli topolini vogliosi di vestirsi da zorro? Stiano a casa o vadano a far carnevale da altra parte, a Topolinia non ci stanno mica per divertirsi!

I pacchi di coriandoli e di stelle filanti già comprate, le mamme desiderose di accompagnare i pargoli alla sfilata per trascorrere qualche ora in compagnia dei papà e dei frugoletti bardati come mai più, fotografando persino i passeri e i topolini neri che vendono roba taroccata? Il prossimo anno, quando Faccia da Bambi sarà in campagna elettorale per dimostrare che il nulla può succedere al nulla.

Allora sì che anche a Topolinia ci saranno i soldi per il Carnevale. Quelli di quest'anno li hanno spesi per incaricare qualcuno che studi come spostare il municipio del parco, onde poi subito smentire e dire che non è mica vero, sono le solite malignità messe in giro da topi cattivi che vogliono il male del nulla locale...
E' quaresima a Topolinia, ma c'è chi già prepara la resurrezione.

Pippo

domenica 20 febbraio 2011

TOPOLINIA: DEMOLITION RATS


La cascina (borghese) si abbatte, non si cambia!

La più bella della settimana a Topolinia la produce Gigi lo Smilzo, topolone di complemento al servizio permanente del topocapo e sempre pronto a soddisfare i suoi capricci.
Dovete sapere, cari affezionati lettori, che Gigi ha rilasciato una potente intervista a un giornale locale nella quale annuncia che sarà demolita una antica cascina, perché è oramai un rudere e si deve fare posto a un nuovo moderno centro commerciale.
La notizia potrebbe fare dispiacere solo a quei topolini che amano città segnate dal loro passato e con qualche richiamo alle loro radici, ma non a quelli che amano il modello shopping center per cui tutti i paesi e le città debbono essere uguali, con i carrelli al solito posto e anche i prodotti sugli scaffali. Questi ultimi possono stare tranquilli, il topo Gigi lavora per loro.

Siccome lavora anche per il topocapo, interpreta a suo modo uno slogan che certamente ne avrà segnato la gioventù, quello per cui "lo stato borghese si abbatte e non si cambia". Dopo "variante continua" adesso abbiamo una sua personalissima e originale interpretazione dello slogan sessantottesco caro al suo capo: lo applica all'incolpevole cascina, ricettacolo di topastri  e altri brutti soggetti, abbandonata a se stessa e, dunque, necessitante di una radicale demolizione. Solo che loro stanno al governo di Topolinia da quasi nove anni e non hanno mai fatto nulla perché la cascina venisse recuperata, com'è accaduto ad altri importanti edifici di Topolinia che hanno una storia.

Ma c'è di più: mentre spiega che la cascina verrà abbattuta per far posto a un centro commerciale, forse si accorge della gaffe e allora tira in ballo la TAV e la Provincia e altre storie del genere. Dimenticandosi di quello che ha appena detto, sembra voler dare a intendere che l'abbattimento non avviene per far posto ad altro edificio, ma a infrastrutture di pubblica utilità. Diamine!
Vorrete mica che gente così responsabile e precisa non venga assecondata nelle sue velleità? I topoloni voteranno tutto anche questa volta, tanto fra qualche tempo, chiamati a rispondere di queste scelte, faranno, come già in passato, la faccia triste e diranno "Ma noi non lo sapevamo!", lavandosi la coscienza.

Il colpo di teatro, il topo Gigi lo riserva alla fine dell'intervista: minchia! è ecologista! Infatti annuncia che i mattoni e le macerie della demolizione verranno riutilizzati.
A Topolinia non si butta via niente - cari lettori che assistete senza reagire allo scempio prima delle cose e poi delle intelligenze dei topolini e delle topoline di questa ridente cittadina che un tempo un ministro della repubblica di oggi definì "oscuro paesone della cintura" - si recupera tutto, perfino i mattoni di una cascina del settecento demolita per far posto a uno scatolone di cemento armato.

Forza Gigi, vai avanti così, novello demolition rat.

Pippo

martedì 15 febbraio 2011

TOPOLINIA: MISERIE CITTADINE


Un incarico? Ci pensa la Mangiatoia s.r.l.

Ad avere tempo questa mia rubrica dovrebbe diventare quotidiana, anzi potrebbe essere aggiornata più volte al dì, dato che i topoloni una ne pensano e cento ne fanno. Ma io ho altro da fare, compreso portare qualche volta a spasso la mia amata Clarabella. Prima, però, vi racconto questa.
A Topolinia quelli che comandano sono amanti della legalità, sono rispettosi delle regole e a posto con l'etica, la trasparenza, la moralità, sono attenti a non mischiare le cose pubbliche con quelle private, a seguire le procedure che rendono tutti uguali davanti alla pubblica amministrazione. I topolini che ci abitano sono orgogliosi di tutto questo e sono particolarmente felici quando i loro topoloni vanno per convegni a magnificare queste virtù.
Accade che a Topolinia, naturalmente per fare prima e meglio, alcuni lavori che dovrebbe fare i topini che lavorano per la città vengano affidati ad una società pubblica, la Mangiatoia s.r.l., insieme al denaro occorrente.

Così la Mangiatoia s.r.l. può distribuire gli incarichi in modo mirato, senza neppure dover rendere conto della scelta di questo o quel professionista. Chissà chi decide... I topolini della Mangiatoria si stanno preparando al grande salto perché di soldi ne stanno per arrivare davvero molti e in parecchi hanno già l'acquolina in bocca.

Non sappiamo se i topolini della Mangiatoia s.r.l. facciano bandi pubblici, se seguano le regole del buon senso che vorrebbero che si chiedessero preventivi a tanti per scegliere (magari a rotazione) i professionisti a cui affidare gli appalti. Sappiamo che, sul cartello che indica il responsabile dei lavori di ristrutturazione di un edificio di proprietà pubblica a loro affidato, è indicato il nome di un ex topolone grugliaschese, recentemente giubilato e, forse, altrettanto prontamente ricompensato.

Per fortuna è un valente professionista, ma dove sono finiti i proclami, cosa devono ancora aspettarsi i topolini sempre meno sorridenti di questo splendido angolo di mondo?

Pippo

sabato 12 febbraio 2011

TOPOLINIA: VOGLIA DI QUALCOSA DI BUONO


Fermento in città, i topolini hanno voglia di libertà

Abbiamo già detto del modo in cui i grandi capi di Topolinia gestiscono le relazioni sociali, politiche ed umane nella città dove comandano. Se qualcuno osa criticare, mettersi di traverso, avanzare dubbi e proporre contromisure o soluzioni alternative... ecco che scatta l'ostracismo mafioseggiante, più da topo di fogna che da topolino campagnolo quali sono invece gli abitanti di Topolinia. 
Come funziona? Tutti coloro che hanno un qualche interesse in comune con i capi vengono richiamati, uno per uno, interrogati e minacciati di estromissione se solo osano non prendere le distanze dai criticoni.
Neanche a Topolinia il coraggio abbonda e molti si sottomettono, nella vana speranza che domani ce ne possa essere anche per loro.
E così, perfino nel palazzo del governo di Topolinia si comincia a non sopportare più troppo la vajassa e i suoi cortigiani, circondati di una stima di poco superiore a quella del capo del governo e delle sue olgettine girls, capaci di trattare i lavoratori come neanche brunetta nelle sue giornate di esaltazione. 

Si sa delle nuove prodezze di Faccia da Bambi e delle sue trasparenti attività nei confronti delle associazioni che potrebbero costituire la sua base elettorale quando si voterà di nuovo, si sa delle ultime débacles della sorella eccellente, dello smantellamento delle strutture pubbliche  a favore di quelle più docili governate dalla politica topolinesca senza regole. Si sa anche della nuova smania demolitoria e delle varianti benedette che oramai sono pronte per essere accompagnate da indulgenze plenarie.
La storia l'hanno dimenticata in parecchi a Topolinia, certamente l'hanno rimossa quelli che oggi ripercorrono strade già percorse e che si sa già dove hanno portato. Ma anche questo si fa a Topolinia... fino a quando durerà.
Così succede che - in attesa della liberazione, se verrà, e senza neppure ancora sapere chi saranno i liberatori - ferve un'intensa attività di intelligence, fatta di quinte colonne e gole profonde.  Si cominciano a sapere le cose, come si fa ad andare d'accordo con i topoloni che contano, come fanno a tenere buoni tutti  e cosa vanno a raccontare in giro quando qualcuno chiede loro spiegazioni.


Nel mentre vanno avanti le varianti, il territorio si consuma inesorabilmente, fra un convegno sulla legalità e un'assemblea sulla decrescita felice. Perché i topolini sono sensibili alle sollecitazioni sul futuro, che diamine!

Pippo 

giovedì 13 gennaio 2011

TOPOLINIA: UNA STORIA DI NATALE...


Gli eroi del panettone

In questi tristi giorni di referendum, ricatti e bisticci, quando sovente ci si meraviglia perché nessuno sembra alzare la testa per ribellarsi a questo schifo... ebbene, in questi giorni, una storia piccola, ma significativa, ci fa capire che non tutto è perduto. Solo che è successa a Topolinia. 
Da tempo i dipendenti del comune di Topolinia sono in agitazione. Ce l'hanno con il topocapo per le esternalizzazioni, per la progressiva dequalificazione del lavoro e per tante altre questioni ancora. Non a caso Faccia da Bambi li aveva definiti come già abbiamo raccontato (leggi qui), forse a testimoniare una condizione di nervosismo e di sottovalutazione sistematica del lavoro e delle capacità dei dipendenti municipali.
Accade che il topocapo - essendo oramai prossime le festività natalizie - decida di invitare tutti i lavoratori del municipio nella sala delle feste del comune di Topolinia per lo scambio degli auguri e la distribuzione del panettone, gentilmente offerto da una grosso benefattore locale con propiezioni internazionali, almeno così si dice. Tutto normale se non fosse che...
... che parecchi dipendenti se ne restano in uffico a lavorare si guardano bene dall'andare a ricevere il  gradito omaggio dalle sue proprie mani del topocapo. Pare che non si sia trattato di qualche estremista esagitato, ma di parecchie belle persone, così tanti che il topocapo si è arrabbiato. Si dice che abbia commentato con un: "Non mi dimenticherò di quelli che non sono venuti" non esattamente col tono di chi si fa carico della manifestazione di disagio per risolverla al meglio. Sembrava piuttosto la minaccia di un minitopo in delirio di impotente onnipotenza.
Onore ai coraggiosi che hanno osato starsene in ufficio per segnalare il disagio e il giudizio sull'operato dei topoloni in materia di politiche del personale. Non è una gran cosa e non è paragonabile alle ben più cruente e rischiose lotte che sono oggi in corso, ma è anche questa una boccata di aria buona in un clima davvero tossico.

Pippo

sabato 8 gennaio 2011

TOPOLINIA: INSTANCABILI OPERAZIONI D'INVERNO


I topoloni trafficano e i loro supporter festeggiano, ignari del pacco dono in arrivo.

Di solito Pippo scrive le sue poche righe sulle vicende di Topolinia una volta la settimana. Qualche volta la salta perfino, ma il minitopo e la sua corte non gli lasciano un attimo di pace, proprio durante le vacanze, quando tutti dovrebbero essere più buoni e calmi.  In questi giorni, a Topolinia, Tony the Death (messo a occuparsi di tubi sotterranei senza arte ne parte e perciò grande produttore di danni e disastri) ha tolto il disturbo alla collettività, innescando una serie di eventi davvero esilaranti. Ma andiamo per ordine e diamo la parola a Pippo.

Gesù Bambino non aveva fatto in tempo a nascere che già un evento ne metteva in ombra l'importanza: Tony the Death - messo anni fa dal minitopo alla presidenza di una importante azienda pubblica di Topolinia e, nei fatti, suo liquidatore alle peggiori condizioni possibili per la collettività - ha rassegnato le dimissioni nelle zampette del minitopo. Dopo aver ucciso tutto il possibile di un progetto importante per Topolinia, la sua missione era finita ed ecco l'epilogo.
Com'è costume nelle alte sfere di Topolinia, il minitopo e il suo servo Faccia da Bambi si sono ben guardati dal comunicare la notizia. Trattano anche questo come "cosa loro", ridendosela della dabbenaggine dei loro sostenitori che ancora sperano nelle briciole e che perciò se ne stanno con la bocca aperta e la bava alla bocca aspettando che il boccone caschi dalla loro parte, magari anche solo per sbaglio.

Per quanto riguarda la società pubblica oramai il danno è fatto, un giorno qualcuno di preoccuperà di quantificarlo e di far conoscere ai topolini disattenti quanto è costato loro lo scherzo. Adesso però c'è una nuova poltrona da assegnare, con relativa prebenda e status.
Vuoi vedere che i topolini politici riottosi tornano a farsi tutti disciplinati nella speranza che tocchi a loro? Sarà ancora bravo a abile il minitopocapo a far credere a ciascuno di loro che sarà il loro turno se solo stanno bravi e si votano tutto ciò che arriva alla loro attenzione?
Per adesso, mentre nel palazzo si studiano le carte e si consigliano i topoloni, gli strateghi politici di Topolinia festeggiano ignari del pacchetto che si viene preparando per loro.

Pippo

venerdì 7 gennaio 2011

TOPOLINIA: E' PASSATA L'EPIFANIA...


... e tutte le feste le ha portate via?

Il giorno che segue l'Epifania è davvero triste per i topolini, combattuti fra i saldi anticipati, il referendum della paura, l'ansia delle prossima festa patronale, il posto di lavoro, la salute che vacilla e la continua minaccia di elezioni anticipate. Non c'è proprio nulla che riesca a smorzare questo clima di incertezza e di tristezza da fine delle vacanze: i topolini normali hanno da tempo smesso di fare festa, quelli che avevano motivo per farla hanno esaurito le cartucce, quelli che non sanno dove sbattere la testa la festa non l'hanno nemmeno vista e si domandano che cosa ne sarà di loro le prossima settimana.
Ma a Topolinia non sono tutti così tristi. Per qualcuno a Topolinia la festa continua, anzi è appena cominciata
Fanno festa i nuovi gestori del servizio di scuolabus, gratificati di lauti compensi (oltre 17 mila euro nei mesi di settembre e ottobre e solo per il trasporto degli allievi diversamente abili!), forse non faranno festa gli autisti comunali riciclati per esternalizzare il servizio. Non fanno festa le scuole che usavano gli scuolabus per portare le classi in gita e adesso si pagano tutto.

Fanno festa i costruttori e gli aspiranti urbanisti, per il continuo movimento di varianti al Piano Regolatore. Non si capisce chi comprerà tutti gli appartamenti (già si colgono i segni della crisi con qualche invenduto di troppo...), ma intanto di acquisisce il diritto di edificare. Poi si vedrà, mentre prosegue la politica del dichiarare una cosa e farne un'altra.
Fanno festa i creduloni che - reduci da una conferenza organizzata dall'assessorato alla Topolinità sulla decrescita felice - adesso sono convinti che non si consumerà più suolo e fioriranno le margherite nelle rotonde. Se non fosse per il danno che si crea a tutti gli altri topolini, si potrebbe pensare che gli sta proprio bene.
Fanno festa i furbacchioni, perfino Steve Omnibus ha buone ragioni per fare festa. Minnie è ancora triste, abita nei paraggi di un giardino costato il doppio del suo valore e con una pista da pattinaggio che versa già in condizioni deplorevoli. Sono ingrati questi abitanti di Topolinia, non pattinano a sufficienza e qualcuno è anche un vandalo.
Festeggia poco Faccia da Bambi, ha paura che gli tocchi cercarsi un lavoro... si intende di quelli veri. Lo trovi dappertutto, ma non decolla, forse il topocapo gli rema contro. Per quanto non è certo il topocapo e fare la differenza, è che proprio Faccia da Bambi non va. Forse se ne rende conto, sta lì da 10 anni e qualcosa l'avrà pur imparata. Ecco perché non festeggia, ma può sempre rifarsi.
Festeggiano i topolini del centro, visto che il nuovo oratorio cambia sede, con mille scuse del topocapo e progetto di riqualificazione di risarcimento. Festeggiano anche quelli del borgo: hanno il loro supermercato con tante belle forme di groviera.
Si preparano a festeggiare tutti quelli che - non ancora stufi delle promesse e delle raccomandazioni clientelari - sperano che ce ne sia anche per loro. A Topolinia li hanno allevati per bene, li ingrassano di parole e ogni tanto ne accontentano qualcuno per tenere gli altri a bocca aperta e saliva cadente in attesa che arrivi qualche boccone per loro. Se così facendo si va a picco poco importa, saranno cazzi degli altri.
A Topolinia in tanti piangono, ma qualcuno ha smesso.
Invece che invidiare, si indigna.

Pippo